A Parma svelato il CFBox, un innovativo isolatore robotizzato per terapie personalizzate

Lorenzo Di Bari

Ottobre 15, 2025

Il 15 ottobre 2025, presso la sede di Pbl a Rubbiano, nel comune di Parma, è stato presentato il CFBox, un innovativo isolatore robotizzato progettato per la produzione di terapie cellulari e geniche. Questo macchinario, frutto di una collaborazione tra l’azienda hi-tech parmense Pbl e i ricercatori dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, è stato realizzato grazie a un finanziamento di 3.820.514,56 euro proveniente dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Il progetto si inserisce nel contesto del Centro Nazionale di Ricerca per lo sviluppo di terapie geniche e farmaci con tecnologia a RNA, supportato dal programma NextGeneration EU e dal Ministero dell’Università e della Ricerca.

Innovazione nella produzione di terapie avanzate

Il CFBox rappresenta un significativo passo avanti nella medicina di precisione, rendendo le terapie cellulari e geniche più accessibili a un numero crescente di pazienti italiani affetti da malattie genetiche, tumori e patologie croniche. Grazie alla sua capacità di automatizzare e standardizzare i processi produttivi, il CFBox promette di ridurre i costi e aumentare la sicurezza dei prodotti finali. La tecnologia incorporata nel macchinario consente di preparare fino a quattro prodotti contemporaneamente, superando le limitazioni degli strumenti attualmente disponibili sul mercato, che possono gestire solo un prodotto alla volta.

Inoltre, il CFBox è progettato per essere collocato in una camera bianca allestita presso la sede di Pbl a Potenza, dove i ricercatori dell’ospedale procederanno con le fasi di collaudo e validazione. Questi passaggi sono essenziali per ottenere l’autorizzazione dall’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) per l’uso clinico delle terapie prodotte attraverso questa piattaforma robotizzata.

Efficienza energetica e riduzione del personale necessario

Un aspetto rilevante del CFBox è il suo consumo energetico, che sarà dimezzato rispetto ai macchinari attualmente in uso per la preparazione delle terapie, passando da oltre 100 kW a soli 50 kW. Inoltre, al termine del processo di lavorazione, il sistema eseguirà un’ispezione automatizzata dell’isolatore, garantendo standard di qualità superiori senza la necessità di personale specializzato. Questo approccio innovativo non solo migliora l’efficienza operativa, ma riduce anche il numero di operatori necessari per la produzione, che attualmente richiede un team di circa cinque persone.

Collaborazione e futuro della terapia genica

La cooperazione tra i ricercatori dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e gli ingegneri di Pbl ha dato vita a un macchinario versatile, progettato per essere utilizzato in strutture di buona pratica di fabbricazione, che possono essere accademiche, ospedaliere o industriali. Concetta Quintarelli, responsabile del Laboratorio di Terapia Genica dei Tumori dell’ospedale e professoressa all’Università Federico II di Napoli, ha sottolineato l’importanza di questo sviluppo, evidenziando come la produzione automatizzata di terapie avanzate possa offrire cure innovative a un numero crescente di pazienti.

Marco Serventi, CEO di Pbl, ha aggiunto che l’azienda ha deciso di trasferire il proprio know-how nel campo delle terapie avanzate, frutto di decenni di esperienza nell’automazione della produzione farmaceutica. Il CFBox, alimentato da algoritmi di intelligenza artificiale, permette la preparazione simultanea di diverse terapie con altissimi standard di qualità, grazie all’uso di bracci robotici, telecamere e sistemi di monitoraggio. Un design modulare consente infine la personalizzazione e la scalabilità del sistema, rendendolo gestibile anche da personale medico non specializzato.

Il CFBox segna un’importante evoluzione nel campo della medicina di precisione, avvicinando sempre di più l’obiettivo di offrire terapie personalizzate e accessibili a tutti i pazienti italiani.

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