L’incontro tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, è ufficialmente confermato per venerdì 3 ottobre 2025. Questo incontro si svolgerà presso la Casa Bianca e rappresenta un’opportunità cruciale per discutere le attuali tensioni geopolitiche in Europa e in Medio Oriente. Zelensky ha sottolineato l’importanza della leadership statunitense nella promozione della pace in entrambe le regioni, affermando che è essenziale non perdere lo slancio verso una risoluzione pacifica.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha espresso l’auspicio che l’influenza degli Stati Uniti possa spingere l’Ucraina a partecipare attivamente al processo di pace. “Ci aspettiamo che le capacità diplomatiche del presidente Trump incoraggino l’Ucraina a impegnarsi più seriamente nel dialogo”, ha dichiarato Peskov, evidenziando la volontà della Russia di vedere progressi nel conflitto in corso.
Trump conferma l’incontro
Oggi, 1 ottobre 2025, Trump ha confermato la visita di Zelensky, rispondendo positivamente alle domande dei giornalisti a bordo dell’Air Force One mentre tornava dall’Egitto. Zelensky, tramite un post sui social, ha annunciato la sua presenza alla Casa Bianca e ha sottolineato l’importanza di mantenere l’attenzione sulla pace in Europa, anche mentre la situazione in Medio Oriente si evolve. Ha dichiarato: “La guerra in Europa può essere risolta, e il supporto degli Stati Uniti è fondamentale”.
Zelensky ha anche riconosciuto gli sforzi di Trump per garantire il rilascio degli ostaggi e porre fine al conflitto a Gaza, affermando che le azioni degli Stati Uniti potrebbero contribuire a una risoluzione anche del conflitto tra Russia e Ucraina.
Convoglio umanitario colpito a Kherson
Nel sud dell’Ucraina, un convoglio umanitario delle Nazioni Unite è stato attaccato dalle forze russe nell’oblast di Kherson. Le autorità locali hanno confermato che, fortunatamente, non ci sono state vittime. Oleksandr Prokudin, capo dell’amministrazione militare della regione, ha denunciato che i camion dell’Ufficio per il Coordinamento degli Affari Umanitari delle Nazioni Unite sono stati deliberatamente presi di mira con droni e colpi di artiglieria.
Il convoglio, composto da veicoli chiaramente identificabili come umanitari, ha subito danni significativi, con un veicolo in fiamme e un altro gravemente danneggiato. Il ministro degli Esteri ucraino, Andrii Sybiha, ha descritto l’attacco come una violazione brutale del diritto internazionale, chiedendo una condanna ferma per l’aggressione contro il personale umanitario.
Le Nazioni Unite hanno espresso la loro indignazione per questo attacco, definendolo “inaccettabile”. Matthias Schmale, coordinatore dell’aiuto umanitario in Ucraina, ha ribadito che gli operatori umanitari devono essere protetti e non possono essere oggetto di attacchi.
Attacco a Kharkiv: sei feriti
Nella notte del 1 ottobre 2025, la città di Kharkiv è stata colpita da un attacco russo che ha danneggiato un ospedale e provocato feriti. Le autorità locali hanno riportato almeno sei persone ferite a causa delle bombe guidate, mentre nell’ospedale erano presenti oltre 100 pazienti. Oleksiy Dotsenko, direttore del reparto chirurgico della struttura, ha descritto l’attacco come “terroristico e cinico”.
Oltre all’ospedale, diverse strutture civili, tra cui un dormitorio e un’azienda, hanno subito danni significativi. Il sindaco di Kharkiv, Ihor Terekhov, ha informato che le esplosioni hanno distrutto anche le linee elettriche, lasciando circa trentamila famiglie senza corrente.
Kallas: Kiev avrà libertà sul prestito degli asset russi
Kaja Kallas, Alta Rappresentante dell’Unione Europea, ha dichiarato che il prestito basato sugli asset congelati della Russia non avrà vincoli specifici. Durante una conferenza stampa a Kiev, ha affermato che l’Ucraina avrà la libertà di utilizzare il prestito per acquistare armamenti secondo le proprie necessità . Kallas ha sottolineato che il prestito si basa sull’idea che la Russia debba risarcire i danni causati all’Ucraina.
Queste dichiarazioni evidenziano il supporto dell’Unione Europea nei confronti dell’Ucraina e la volontà di fornire assistenza per affrontare le sfide attuali.