Le aziende di moda Gucci, Chloé e Loewe sono state oggetto di sanzioni da parte della Commissione Europea, che hanno raggiunto un totale di oltre 157 milioni di euro. Questo provvedimento, annunciato il 14 ottobre 2025, è il risultato di un’indagine che ha rivelato pratiche anticoncorrenziali da parte delle tre case di moda, le quali hanno fissato i prezzi di rivendita, limitando la libertà dei rivenditori indipendenti.
Le aziende coinvolte
Gucci, Chloé e Loewe sono nomi noti nel settore della moda, con sedi rispettivamente in Italia, Francia e Spagna. Gucci è parte del gruppo francese Kering, mentre Chloé appartiene alla Compagnie Financière Richemont, un’importante realtà svizzera nel lusso. Loewe, infine, è di proprietà del gigante francese LVMH. Queste aziende sono specializzate nella creazione e distribuzione di articoli di alta moda, che spaziano dall’abbigliamento alla pelletteria, fino a una vasta gamma di accessori.
Dettagli dell’indagine
L’indagine condotta dalla Commissione ha rivelato che Gucci, Chloé e Loewe hanno adottato un comportamento noto come Resale Price Maintenance (RPM), che implica la fissazione dei prezzi di rivendita. Questo approccio ha limitato la capacità dei rivenditori, sia online che fisici, di stabilire liberamente i propri prezzi per i prodotti delle tre marche. Le violazioni delle normative hanno avuto un impatto su tutto il territorio dello Spazio Economico Europeo (SEE). Le aziende hanno imposto restrizioni ai rivenditori, come l’obbligo di mantenere i prezzi raccomandati, limitando anche i periodi di sconto e, in alcuni casi, vietando temporaneamente le promozioni.
Le sanzioni imposte
Le sanzioni inflitte dalla Commissione sono state ridotte grazie alla collaborazione delle aziende coinvolte. Gucci e Loewe hanno fornito prove significative all’inizio dell’indagine, rivelando violazioni non precedentemente note alla Commissione. La cooperazione di Gucci ha portato alla scoperta di ulteriori irregolarità, mentre quella di Loewe ha consentito di estendere il periodo di rilevanza della violazione. Le tre aziende hanno riconosciuto le loro responsabilità, facilitando così la conclusione dei casi nell’ambito della procedura di cooperazione antitrust. Il risultato finale delle sanzioni ha visto Gucci multata per circa 119,7 milioni di euro, Chloé per 19,7 milioni e Loewe per 18 milioni di euro, con sconti significativi applicati in base alla loro collaborazione.