Il segretario generale della NATO, Mark Rutte, ha lanciato un avvertimento chiaro e diretto a Vladimir Putin, sottolineando che un eventuale attacco da parte della Russia porterebbe a una guerra aperta, radicalmente diversa da quella in corso in Ucraina. Durante l’assemblea parlamentare dell’Alleanza atlantica, tenutasi il 20 marzo 2025 a Lubiana, in Slovenia, Rutte ha affermato che Mosca rappresenta una minaccia, ma è anche più debole di quanto possa sembrare. La situazione attuale in Ucraina, dove il conflitto è in corso da quasi quattro anni, ha portato alla stasi del fronte, senza significativi avanzamenti dal 2022.
Il discorso di Rutte all’assemblea NATO a Lubiana
Nel suo intervento, Rutte ha espresso la speranza che un conflitto diretto non si verifichi mai, ma ha avvertito che, in caso contrario, la guerra tra Russia e NATO sarebbe sostanzialmente differente rispetto a quella che coinvolge l’Ucraina. Il segretario ha sottolineato che non intende fornire vantaggi informativi a Mosca, ma ha chiarito che la conflittualità coinvolgerebbe potenze nucleari, il che complicherebbe ulteriormente la situazione. L’Ucraina, dopo aver restituito il proprio arsenale nucleare negli anni ’90, ha scoperto che le garanzie di sicurezza ricevute si sono rivelate inadeguate.
Mosca pericolosa ma più debole di quanto sembri
Rutte ha affermato che la NATO è “molto, molto più forte” della Russia e che anche Mosca ne è consapevole. Tuttavia, ha riconosciuto che la Russia ha intensificato il proprio riarmo a seguito del conflitto in Ucraina, e ha esortato la NATO a mantenere il passo per evitare che il Cremlino sviluppi idee pericolose. Ha evidenziato come la presenza navale russa nel Mediterraneo sia drasticamente diminuita, con un ritiro significativo di navi e sommergibili. Questo cambiamento, ha fatto notare, è in netto contrasto con le immagini descritte nei romanzi di Tom Clancy, suggerendo una realtà ben diversa da quella di un tempo.
La minaccia dei missili ipersonici russi
Rutte ha inoltre messo in guardia riguardo ai missili ipersonici russi, capaci di colpire le città europee in pochi minuti e difficili da intercettare. In questo contesto, ha sottolineato l’importanza di aumentare gli sforzi per la difesa aerea, riconoscendo che tali misure comporteranno costi significativi. I ministri della Difesa della NATO si riuniranno a Bruxelles il 22 marzo 2025 per discutere strategie di rafforzamento della difesa e per affrontare recenti incidenti di sconfinamenti aerei nei cieli dei Paesi membri.
L’elogio a Meloni e il ruolo dell’Italia nella NATO
Durante il suo intervento, Rutte ha espresso apprezzamento per Giorgia Meloni, definendola un’amica dell’Alleanza atlantica, e ha evidenziato il sostegno dell’Italia alla causa ucraina. Ha ricordato il costo umano della guerra in Ucraina, con oltre un milione di russi uccisi o feriti, e ha messo in evidenza le difficoltà che l’esercito russo sta affrontando. Rutte ha ribadito che la Russia non deve essere sottovalutata, ma nemmeno sopravvalutata.
Il contrasto tra quanto sta avvenendo nel Medio Oriente
Rutte ha notato il contrasto tra la situazione in Medio Oriente e il conflitto in Ucraina, definendo “grande notizia” la tregua nella Striscia di Gaza. Ha sottolineato come gli Stati Uniti, sotto la presidenza di Donald Trump, siano stati determinanti nella gestione del conflitto mediorientale, mentre l’Europa sembra assumere un ruolo sempre più centrale nella crisi ucraina. Nonostante le sfide, Rutte ha espresso fiducia nel fatto che l’Europa possa costruire su successi precedenti, evidenziando la necessità di un impegno costante per affrontare le minacce attuali.