Il 14 ottobre 2025, Gemma Bracco, vicepresidente della Fondazione Bracco, ha espresso la sua commozione durante una cerimonia religiosa che si è svolta nella chiesa di San Marco Evangelista a Roma. Durante l’evento, è stata svelata la Pala d’Altare raffigurante la Madonna dell’Esilio, un’opera che ha recentemente beneficiato di un importante restauro. Bracco ha condiviso la sua gioia per aver ritrovato il legame con i suoi nonni e l’eredità di esuli che portano con sé. Ha sottolineato l’importanza della comunità, evidenziando come la sua famiglia abbia sempre mantenuto un forte legame con i luoghi di origine, visitandoli più volte nel corso degli anni.
Il restauro della pala d’altare
La Pala d’Altare, che rappresenta un simbolo significativo per molti, è stata oggetto di un attento restauro, mirato a preservare la sua bellezza e il suo significato per le generazioni future. La cerimonia ha visto la partecipazione di numerosi membri della comunità e rappresentanti del mondo culturale, che hanno voluto rendere omaggio a questo importante momento di rinascita artistica e spirituale.
Il ruolo della fondazione bracco
La Fondazione Bracco, attivamente coinvolta nella promozione della cultura e del patrimonio artistico, ha giocato un ruolo fondamentale nel finanziamento del restauro. Questo progetto non è solo un atto di recupero artistico, ma anche un modo per riaffermare l’identità culturale di una comunità che ha saputo resistere nel tempo, mantenendo vive le proprie tradizioni.
Il significato dell’evento
L’evento ha messo in luce l’importanza della memoria storica e del legame con le proprie radici. La testimonianza di Gemma Bracco ha colpito i presenti, richiamando l’attenzione sulla necessità di preservare la nostra storia e le nostre tradizioni, affinché possano essere tramandate alle future generazioni. La chiesa di San Marco Evangelista, con la sua nuova opera restaurata, diventa così un luogo di riflessione e un simbolo di resilienza per tutti coloro che vi si avvicinano.
Un momento di celebrazione
Questo momento di celebrazione ha dimostrato come l’arte e la cultura possano unire le persone, creando un senso di comunità e appartenenza. La Pala d’Altare non è solo un’opera d’arte, ma un richiamo alla storia e alla memoria collettiva di una comunità che continua a guardare al futuro, mantenendo vive le proprie origini.