Il 14 ottobre 2025, la situazione nella Striscia di Gaza continua a essere al centro dell’attenzione internazionale, con Israele che ha fissato come termine ultimo per la restituzione dei corpi dei 24 ostaggi ancora presenti nel territorio. Questi ostaggi erano stati rapiti il 7 ottobre 2023 e, secondo quanto riportato dall’emittente israeliana Kan, Israele ritiene che Hamas detenga i corpi, ma non li ha ancora consegnati. I mediatori, tuttavia, hanno evidenziato le difficoltà di Hamas nel recuperare i resti, alcuni dei quali sono stati distrutti dai bombardamenti israeliani.
Una fonte vicina alla questione ha dichiarato che si stanno valutando diverse opzioni in risposta alla mancata restituzione dei cadaveri. Un diplomatico arabo, coinvolto nei negoziati, ha comunicato a Haaretz che i mediatori continuano a lavorare sulla questione e non considerano a rischio l’accordo di pace promosso da Donald Trump per Gaza.
Trump: “Ora ci concentriamo sulla ricostruzione di Gaza”
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha recentemente espresso la sua posizione riguardo alla soluzione a due Stati, affermando di voler focalizzarsi sulla ricostruzione della Striscia di Gaza, devastata dalla guerra. Intervistato a bordo dell’Air Force One, Trump ha dichiarato che ci sono diverse opinioni sulla questione, ma il suo obiettivo attuale è la ricostruzione. Ha affermato: “Non sto parlando di uno stato unico, uno stato doppio o due stati. Stiamo parlando della ricostruzione di Gaza.”
Biden si congratula con Trump per l’accordo di pace
L’ex presidente Joe Biden ha espresso le sue congratulazioni a Trump per l’accordo di pace che ha portato alla liberazione degli ultimi 20 ostaggi israeliani. Biden ha sottolineato la sua gratitudine per il ritorno degli ostaggi alle loro famiglie e ha riconosciuto le difficoltà affrontate nel raggiungere questo accordo. Ha affermato che il suo governo ha lavorato instancabilmente per garantire la sicurezza degli ostaggi e per fornire aiuti ai civili palestinesi. Biden ha elogiato l’impegno di Trump e della sua amministrazione nel portare a termine un nuovo cessate il fuoco, esprimendo la speranza che il Medio Oriente possa intraprendere un cammino verso una pace duratura.
Macron avverte sui rischi futuri legati a Hamas
Il presidente francese Emmanuel Macron ha lanciato un avvertimento riguardo alla minaccia continua di Hamas nella regione, anche dopo la firma del cessate il fuoco. Durante una conferenza stampa a Sharm el-Sheikh, ha espresso preoccupazione per il potenziale di attacchi terroristici e per la destabilizzazione a Gaza. Macron ha insistito sulla necessità di un monitoraggio internazionale rigoroso e ha ringraziato Trump e il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sissi per aver invitato il presidente palestinese Mahmoud Abbas al vertice, ritenendo fondamentale il coinvolgimento dell’Autorità Nazionale Palestinese per garantire la stabilità della Cisgiordania.
Unrwa chiede l’ingresso dei giornalisti a Gaza
L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, Unrwa, ha richiesto che venga consentito l’ingresso ai giornalisti internazionali a Gaza. Il direttore dell’agenzia, Philippe Lazzarini, ha sottolineato l’importanza del lavoro dei giornalisti palestinesi e ha affermato che è tempo di portare aiuti umanitari e istruzione nella regione. Ha evidenziato l’importanza di costruire una pace duratura attraverso la giustizia e il riconoscimento reciproco.