Emmi (Cesvi): “La fame come arma di guerra ha colpito 140 milioni di persone”

Marianna Ritini

Ottobre 14, 2025

La situazione della fame nel mondo continua a destare preoccupazione, come evidenziato dai recenti dati pubblicati nella ventesima edizione dell’Indice Globale della Fame 2025 (Global Hunger Index – Ghi). Valeria Emmi, Head of Strategy & Advocacy di Cesvi, ha rilasciato dichiarazioni significative riguardo a questo rapporto, sottolineando gli effetti devastanti dei conflitti armati sulla sicurezza alimentare globale.

Un quadro allarmante della fame globale

Il 14 ottobre 2025, Valeria Emmi ha commentato i risultati dell’Indice Globale della Fame, segnalando che oltre 140 milioni di persone vivono attualmente in condizioni di fame acuta, a causa di 20 crisi alimentari innescate da guerre e conflitti. Emmi ha dichiarato che la fame non è solo una conseguenza della violenza, ma viene spesso utilizzata come strumento di guerra, con assedi e distruzione delle infrastrutture agricole che rendono la situazione ancora più critica. Questo rapporto, redatto da Welthungerhilfe, Concern Worldwide e Institute for International Law of Peace and Armed Conflict, rappresenta uno dei principali strumenti di misurazione della fame a livello internazionale.

Paesi in crisi e impatti diretti

Emmi ha evidenziato che sette nazioni, tra cui Haiti, Somalia e Sud Sudan, hanno raggiunto livelli di fame allarmanti. Tuttavia, la Palestina e il Sudan non sono stati inclusi con dati precisi a causa della gravità delle loro situazioni, che rendono difficile una valutazione completa. Questa mancanza di monitoraggio in contesti di conflitto rende invisibili i bisogni delle popolazioni colpite. Cesvi, attivo nei Territori Palestinesi dal 1994, ha intensificato le sue operazioni dopo il 7 ottobre 2023, quando il conflitto in Medio Oriente è esploso ulteriormente. L’organizzazione sta lavorando per garantire l’accesso a beni essenziali, installando latrine e riabilitando le infrastrutture igienico-sanitarie nei campi sfollati.

Le conseguenze tragiche del conflitto a Gaza

La situazione a Gaza è particolarmente drammatica, con Emmi che riporta che la fame ha causato un decesso al giorno, con oltre 460 morti per malnutrizione, di cui più di 260 solo nel 2025. La crisi colpisce in modo devastante i bambini, con oltre 320mila sotto i cinque anni a rischio di malnutrizione acuta. La violenza ha portato a più di 20mila persone uccise o ferite mentre cercavano di procurarsi cibo e accesso agli aiuti. Le proiezioni indicano che nei prossimi mesi circa 641mila persone potrebbero trovarsi in condizioni di catastrofe alimentare. Emmi ha concluso sottolineando che l’utilizzo della fame come arma di guerra è un fenomeno inaccettabile che deve essere affrontato con urgenza.

La drammaticità della situazione evidenziata da Cesvi e dai dati dell’Indice Globale della Fame 2025 richiede un’attenzione immediata da parte della comunità internazionale per affrontare le crisi alimentari e garantire il diritto al cibo per tutti.

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