Ragazzo ucciso a Palermo: il presunto assassino trascorre la prima notte in carcere. Eseguita perizia balistica sull’arma sequestrata.

Franco Fogli

Ottobre 13, 2025

Gaetano Maranzano, un giovane di 28 anni originario del quartiere Zen di Palermo, si trova attualmente in carcere dopo l’arresto avvenuto il 12 ottobre 2025. È accusato di aver ucciso Paolo Taormina, un ragazzo di 21 anni, nella notte tra sabato e domenica, precisamente in via Spinuzza, a pochi passi dal Teatro Massimo. Durante l’interrogatorio condotto dal pubblico ministero, Maranzano avrebbe confessato di aver sparato a Taormina, fornendo dettagli su una lite avvenuta nei giorni precedenti, che avrebbe coinvolto anche la sua fidanzata. Tuttavia, la versione dei fatti fornita dall’arrestato è attualmente oggetto di verifica da parte delle autorità.

Dettagli sull’omicidio di Paolo Taormina

L’omicidio di Paolo Taormina ha scosso profondamente la comunità palermitana. Il giovane è stato colpito da un proiettile alla testa durante un episodio di violenza legato a una lite, che secondo Maranzano sarebbe stata provocata da comportamenti inappropriati nei confronti della sua fidanzata. La vicenda si è svolta in un’area centrale della città, un luogo solitamente frequentato da giovani e turisti, rendendo l’accaduto ancora più inquietante. Gli investigatori stanno esaminando le circostanze che hanno portato a questo tragico evento, cercando testimoni e raccogliendo prove per chiarire i dettagli della serata. La comunità è in attesa di risposte, mentre la notizia dell’omicidio ha suscitato un forte dibattito sulla sicurezza e la violenza giovanile a Palermo.

Perizia balistica sull’arma sequestrata

Nella giornata del 12 ottobre, le forze dell’ordine hanno sequestrato una pistola semiautomatica calibro 9, detenuta illegalmente da Gaetano Maranzano, durante una perquisizione nella sua abitazione. Sarà effettuata una perizia balistica per determinare se l’arma sia stata utilizzata nell’omicidio di Taormina. Questo passo è essenziale per fornire ulteriori elementi di prova nel corso delle indagini. Gli esperti stanno lavorando per analizzare le caratteristiche balistiche dell’arma, confrontandole con i proiettili recuperati dalla scena del crimine. I risultati di questa perizia saranno cruciali per la costruzione del caso e potrebbero influenzare l’esito del processo.

Marcia silenziosa contro la violenza

In risposta all’ennesimo episodio di violenza che ha colpito un giovane nella movida palermitana, i sindacati Cgil, Cisl, Uil e le Acli di Palermo hanno organizzato una “marcia silenziosa per fare rumore”. L’evento si svolgerà il 13 ottobre 2025, con partenza alle 20.30 da piazza Verdi e arrivo presso la Prefettura in via Cavour. L’iniziativa mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla crescente violenza e sul degrado sociale che affligge la città. I promotori della marcia chiedono un cambiamento e una maggiore attenzione da parte delle istituzioni per affrontare le problematiche che affliggono Palermo, sottolineando la necessità di un impegno collettivo per garantire un futuro migliore ai giovani. La partecipazione attesa è alta, con la comunità che si unisce per esprimere il proprio dissenso contro la violenza e il degrado.

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