Problemi con il contatore? Scopri le risposte per i consumatori nell’Atlante di ARERA

Franco Fogli

Ottobre 13, 2025

Il 13 ottobre 2025, alle 14:06, un articolo pubblicato da ARERA ha fornito informazioni cruciali riguardo alla gestione dei malfunzionamenti dei contatori di luce, gas e acqua. Comprendere a chi rivolgersi in caso di problemi è essenziale per evitare disagi e costi imprevisti. L’Atlante per il Consumatore di ARERA, disponibile sul sito ufficiale, offre risposte dettagliate su chi è responsabile e quali sono i diritti dei consumatori.

Responsabilità dei contatori di luce e gas

Nel settore dell’energia, i contatori di luce e gas sono di proprietà dei distributori locali, ovvero delle aziende che gestiscono le reti di distribuzione e i misuratori. Quando si verifica un malfunzionamento, il fornitore del servizio può agire come intermediario, inoltrando la segnalazione al distributore competente. Questo processo è differente nel caso del servizio idrico, dove il gestore del servizio è il soggetto responsabile. Dopo aver segnalato il problema, l’utente ha la possibilità di richiedere una verifica tecnica al proprio fornitore. Quest’ultimo ha l’obbligo di inoltrare la richiesta al distributore di energia o al gestore idrico entro due giorni. È importante notare che, se il contatore risulta funzionante, il cliente potrebbe essere tenuto a coprire i costi dell’intervento, che devono essere comunicati al momento della richiesta.

Tempistiche e indennizzi per le verifiche

Le tempistiche per le verifiche non sono casuali; i distributori hanno obblighi precisi da rispettare. Per l’energia elettrica, hanno un massimo di 15 giorni lavorativi dalla ricezione della richiesta per effettuare il controllo e comunicare l’esito al venditore. Per quanto riguarda il gas, il termine è di 20 giorni lavorativi. Per il servizio idrico, l’intervento deve essere completato entro dieci giorni. Se i tempi non vengono rispettati, il cliente ha diritto a un indennizzo automatico, che si traduce in uno sconto sulla bolletta: 35 euro per luce e gas e 30 euro per l’acqua.

Costi delle verifiche e ricostruzione dei consumi

Il costo di una verifica per il contatore di elettricità è di 50 euro, nel caso in cui venga confermato il corretto funzionamento. Per il gas, l’importo è stabilito secondo il prezzario del distributore. Tuttavia, se il bollo metrico è scaduto o se il contatore non ha effettuato le verifiche periodiche obbligatorie, l’addebito non può superare i 5 euro. Anche per il servizio idrico, i costi variano e sono indicati nel Regolamento d’utenza. Qualora venga riscontrato un malfunzionamento, il cliente non avrà alcun costo per gas, acqua o luce.

In caso di problemi, i consumi non registrati vengono ricostruiti considerando il periodo tra il guasto e l’intervento sul contatore. In assenza di una data precisa, si fa riferimento a un massimo di un anno per l’energia elettrica e cinque anni per il gas. Per l’acqua, si utilizzano i consumi medi degli ultimi tre anni. Se l’errore può essere quantificato, il calcolo si basa sulla percentuale di malfunzionamento; altrimenti, si utilizzano i dati storici o i consumi standard.

Procedure di sostituzione del contatore

Nel caso sia necessaria la sostituzione di un contatore di elettricità o gas, il distributore è obbligato a informare il cliente con un preavviso di almeno un mese, specificando la data dell’intervento. La sostituzione è gratuita e, in caso di assenza del cliente, è possibile concordare un nuovo appuntamento. Al termine dell’operazione, viene fornito un verbale con la lettura finale del contatore, firmato dal cliente. Entro 90 giorni dalla sostituzione, il cliente può richiedere una verifica del nuovo contatore o delle letture registrate, garantendo così trasparenza e correttezza nel servizio.

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