La premier Giorgia Meloni ha annunciato oggi, 13 ottobre 2025, un importante passo avanti nella situazione di conflitto in Medio Oriente, sottolineando il rilascio di 20 ostaggi da parte di Hamas. Questo evento, definito dalla premier come “una giornata storica”, è il risultato di un’intensa diplomazia internazionale e dell’attuazione della prima parte del Piano di pace del Presidente americano Donald Trump. Meloni ha espresso la sua soddisfazione attraverso un post su X, evidenziando l’importanza di consolidare il cessate il fuoco e di attuare pienamente l’accordo per garantire un futuro di pace e stabilità .
Il vertice in Egitto
Nel pomeriggio di oggi, la presidente del Consiglio parteciperà a un vertice in Egitto, che avrà come obiettivo la pace a Gaza e nel Medio Oriente. Questo incontro sarà presieduto da Donald Trump e dal presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi e vedrà la partecipazione di leader di circa venti Paesi, tra cui Emmanuel Macron, Friedrich Merz, Keir Starmer, Recep Tayyip Erdogan e Pedro Sánchez, oltre al segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres. Meloni ha ribadito l’impegno dell’Italia nel sostenere questo percorso, sottolineando che la pace deve essere costruita con azioni concrete e non solo con parole.
Le dichiarazioni di Antonio Tajani
Il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha commentato il rilascio degli ostaggi, descrivendo questo momento come “una luce di speranza” dopo anni di conflitti. In un post su X, Tajani ha evidenziato che, sebbene il cessate il fuoco rappresenti un passo avanti, la situazione rimane fragile e incerta. Ha esortato i governi e i popoli dell’Europa, insieme ai partner del mondo arabo, a lavorare per costruire le condizioni necessarie affinché la pace possa resistere e rafforzarsi. Tajani ha inoltre ribadito l’importanza del progetto dei “due popoli, due Stati”, sottolineando l’impegno dell’Italia affinché questa visione non rimanga solo uno slogan, ma diventi una realtà concreta.
Le dichiarazioni di Meloni e Tajani evidenziano un momento cruciale nella diplomazia internazionale, mentre il mondo osserva con attenzione gli sviluppi futuri nella regione. La comunità internazionale continua a sperare in un consolidamento della pace, dopo anni di conflitti e tensioni.