Oggi, 13 ottobre 2025, l’Hostages and Missing Families Forum ha denunciato che solo quattro corpi di ostaggi deceduti verranno restituiti da Hamas, nonostante i 28 prigionieri detenuti. Questa situazione ha suscitato grande preoccupazione tra le famiglie degli ostaggi e ha sollevato interrogativi sulla validità dell’accordo di pace in corso tra Israele e Hamas. La restituzione dei corpi rientra in un’intesa più ampia, ma il Forum accusa Hamas di aver violato i termini stabiliti.
Denuncia dell’Hostages and missing families forum
Il Forum ha espresso la propria indignazione in una nota ufficiale, sottolineando come la restituzione di soli quattro corpi rappresenti una chiara violazione dell’accordo. “Le famiglie degli ostaggi sono rimaste scioccate e costernate nell’apprendere che oggi verranno restituiti solo quattro corpi di ostaggi deceduti”, ha dichiarato il Forum. Questo avvenimento ha creato un clima di grande tensione e incertezza, con le famiglie che chiedono un intervento immediato da parte del governo israeliano e dei mediatori coinvolti nel processo di pace. La richiesta di giustizia e rispetto degli accordi è diventata un tema centrale nelle discussioni pubbliche, con il Forum che si fa portavoce del dolore e della frustrazione delle famiglie.
Incontro tra Donald trump e le famiglie degli ostaggi
In un contesto di crescente tensione, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha fatto visita alla Knesset, dove ha incontrato alcuni familiari degli ostaggi israeliani. L’incontro, reso noto dall’Hostages and Missing Families Forum, ha visto la presenza di Ruby Chen e Ronen Neutra, i cui figli, Itay Chen e Omer Maxim Neutra, sono stati uccisi durante gli attacchi del 7 ottobre 2023. I loro corpi, come molti altri, sono ancora trattenuti nella Striscia di Gaza. Le immagini dell’incontro, condivise sui social media, hanno colpito l’opinione pubblica, evidenziando il legame umano in questa drammatica situazione.
La liberazione di ostaggi da parte di hamas
Nella stessa giornata, Hamas ha annunciato la liberazione di 20 ostaggi, gli unici sopravvissuti dopo gli attacchi del 7 ottobre 2023. Questi uomini, dopo oltre due anni di prigionia, sono stati consegnati alla Croce Rossa e successivamente alle forze di sicurezza israeliane (IDF). Questo rilascio ha portato un barlume di speranza per le famiglie degli ostaggi, ma al contempo ha messo in evidenza il dramma di coloro che non sono tornati. La comunità internazionale osserva con attenzione gli sviluppi, sperando in un miglioramento delle condizioni e in un eventuale rispetto degli accordi di pace per garantire la sicurezza e la giustizia per tutti i coinvolti.