Alle 7:00 di oggi, lunedì 13 ottobre 2025, è previsto l’inizio del rilascio degli ostaggi israeliani da parte di Hamas, nella Striscia di Gaza settentrionale. La notizia è stata confermata da un funzionario della difesa israeliana, il quale ha avvertito che potrebbero esserci dei ritardi e che ulteriori dettagli sui luoghi di consegna degli ostaggi verranno comunicati in seguito. A Tel Aviv, una piazza gremita di sostenitori seguirà in diretta questo momento storico.
Il rilascio degli ostaggi
Hamas ha reso pubblica la lista dei 20 ostaggi che saranno rilasciati, con le prime consegne che avverranno a partire dalle 7:00. Tra i nomi figurano Matan Angrest, i fratelli Gali e Ziv Berman, Alon Ohel, Eitan Mor e Omri Miran, i quali saranno liberati nel nord di Gaza. Gli altri 14 ostaggi verranno consegnati in diverse località della Striscia. La nota emessa da Hamas specifica che “nel quadro dell’accordo per lo scambio dei prigionieri, le Brigate al Qassam hanno deciso di liberare i seguenti prigionieri sionisti in vita”.
Le famiglie degli ostaggi sono state informate che la liberazione avrà una seconda fase prevista tra le 9:00 e le 10:00, a cui seguirà il rilascio di prigionieri palestinesi. Questo evento segna un passo significativo nel contesto del conflitto in corso, e la comunità internazionale osserva con attenzione gli sviluppi.
La visita di Trump in Israele
Nel frattempo, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è giunto in Israele per incontrare le famiglie degli ostaggi. A bordo dell’Air Force One, ha dichiarato che la guerra a Gaza è “finita” e ha espresso fiducia nel fatto che l’accordo di cessate il fuoco sarà rispettato. Tuttavia, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha avvertito che la campagna militare di Israele non è ancora conclusa, segnalando gravi sfide alla sicurezza che il Paese dovrà affrontare in futuro.
Nella giornata di oggi, un vertice si svolgerà a Sharm el-Sheikh, presieduto da Trump e dal presidente egiziano Abdel Fatah al-Sisi. Questo incontro avrà come obiettivo la pace a Gaza e stabilità nel Medio Oriente. Vi parteciperanno leader di circa venti Paesi, tra cui Emmanuel Macron, Keir Starmer, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, Recep Tayyip Erdogan, Antonio Guterres, la premier Giorgia Meloni e Pedro Sanchez. È importante notare che non saranno presenti rappresentanti di Israele e Hamas. L’intento del vertice è quello di “porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza, rafforzare l’impegno per la pace e la stabilità in Medio Oriente, e inaugurare una nuova era di sicurezza nella regione“.
