Il 12 ottobre 2025, Marco Follini ha condiviso le sue riflessioni su un tema di rilevante attualità per il pubblico di Adnkronos. L’analisi si concentra sul recente “pasticcio dei santi“, un episodio che mette in luce le problematiche legate alla legislazione e all’interazione tra politica e religione in Italia. Follini sottolinea come questo evento non solo riveli un approccio affrettato nella creazione delle leggi, ma anche un’ansia crescente che permea il panorama politico del Paese.
Pasticcio dei santi e leggi affrettate
Follini evidenzia che il “pasticcio dei santi” non è solo un errore legislativo, ma rappresenta un bisogno quasi compulsivo di rimanere sempre aggiornati sulle questioni politiche. In un’epoca in cui la cronaca sembra dominare, i politici si sentono costretti a rispondere a ogni evento, anche i più insignificanti, per dimostrare le proprie buone intenzioni. Questo approccio, secondo Follini, riflette una consapevolezza di inadeguatezza nelle occasioni politiche più rilevanti. La politica, quindi, finisce per raccogliere ciò che non è più capace di seminare, creando illusioni che non possono essere sostenute a lungo.
Religione e politica: un intreccio complesso
Nel contesto attuale, il legame tra scelte politiche e devozione religiosa emerge come una questione centrale. Follini osserva che, sebbene in Italia ci sia ancora una certa laicità , altrove, come negli Stati Uniti, la fusione tra politica e religione ha assunto forme più evidenti e discutibili. Le immagini di gruppi di preghiera alla Casa Bianca e l’intreccio tra il potere politico e il proselitismo religioso dimostrano come questi confini possano diventare labili. In Russia, l’unione tra Putin e il patriarca Kirill rappresenta un esempio estremo di questa fusione, dove la distinzione tra fede e politica è quasi completamente annullata.
La laicità della Prima Repubblica e il suo lascito
Follini sottolinea l’importanza della laicità della Prima Repubblica, un valore che ha garantito una certa indipendenza tra le sfere civile e religiosa. Questo lascito, purtroppo, sembra essere in pericolo, con la crescente visibilità della fede nei discorsi pubblici e sui social media. L’autore fa riferimento a episodi recenti, come il crocifisso esibito da leader politici, che indicano una confusione crescente tra il privato e il pubblico. La recente legge che istituisce il 4 ottobre come festa nazionale dedicata a San Francesco è un esempio di come la politica si muova spesso sull’onda delle emozioni, piuttosto che su una riflessione profonda e ponderata.
Un contesto storico in evoluzione
La trasformazione del potere politico è un tema centrale nell’analisi di Follini. Il potere, descritto come un “drago nella nebbia“, appare confuso e incerto, incapace di trovare una direzione chiara. La legge dedicata a San Francesco, pur essendo un riconoscimento del valore del santo, sembra riflettere una legislazione che si muove più per opportunità emotive che per una reale necessità di commemorazione. Follini mette in evidenza come il timore di perdere l’attimo porti a decisioni affrettate, che non sempre rispettano il contesto storico e sacrale che dovrebbero rappresentare.
La riflessione di Marco Follini si conclude con una citazione di Borges, che invita a considerare il tempo in modo diverso. In un’epoca in cui la fretta sembra dominare, è fondamentale imparare a distillare il nostro tempo con maggiore attenzione, per rispettare la storia e le sue sfide.