Il legale di Andrea Sempio, coinvolto nel controverso caso di omicidio di Chiara Poggi, ha rilasciato dichiarazioni significative in un’intervista al ‘Corriere della Sera’, evidenziando le problematiche legate alle sue interazioni con Fabrizio Corona. Massimo Lovati, avvocato 73enne, ha descritto come le sue affermazioni siano state influenzate da Corona, il noto ex re dei paparazzi, il quale lo avrebbe coinvolto in un progetto di serie televisiva.
Le dichiarazioni di Massimo Lovati
In data 12 ottobre 2025, Massimo Lovati ha espresso il suo punto di vista sul caso di Garlasco, sottolineando come le sue parole siano state travisate. “Tutto è collegato al trappolone in cui sono caduto e alla bufera che ne è derivata dopo il video di Fabrizio Corona”, ha dichiarato Lovati. Ha ammesso di aver agito con ingenuità, rivelando che Corona aveva manifestato l’intenzione di realizzare una fiction con personaggi di fantasia. Secondo Lovati, Corona gli aveva detto che i personaggi famosi non erano più di moda e che il pubblico avrebbe preferito figure più eccentriche come lui stesso o il noto avvocato De Rensis.
Lovati ha descritto il progetto come una narrazione incentrata su un personaggio chiamato “Gerry la rana”, un avvocato senza scrupoli, dedito all’alcol e al gioco d’azzardo. “Abbiamo bevuto tanto, e lui mi faceva bere sempre più”, ha aggiunto, rivelando che Corona lo incoraggiava a parlare liberamente, utilizzando un linguaggio volgare, promettendo di modificare le registrazioni in seguito.
Il futuro del legale e del caso
Riguardo alla possibilità di essere sostituito nel caso, Lovati ha affermato che ci sono molti avvocati validi in circolazione, ma ha insistito sul fatto che non si farà mai mettere da parte. “Io sono come sono e non posso essere diverso. Se gli va bene sono così, sennò debbono prendere un altro tipo di legale”, ha dichiarato con fermezza.
Lovati ha anche spiegato perché ha deciso di prendere a cuore il caso di Sempio. “Sempio è amico di Angela, che è stata mia praticante, e questo caso mi stuzzicava”, ha affermato. Ha concluso esprimendo la sua fiducia nell’innocenza del suo assistito, affermando: “Mi dispiacerebbe lasciare, perché sono certo che Sempio sia innocente e ritengo che saremo in grado di vincere questa battaglia”.
Le parole di Massimo Lovati offrono uno sguardo interessante sulle dinamiche legali e personali che circondano il caso di Garlasco, rivelando le complessità e le sfide che affrontano sia gli avvocati che i loro clienti in situazioni delicate come questa.