Estonia in allerta per la presenza di ‘omini verdi’: possibile provocazione russa?

Marianna Ritini

Ottobre 12, 2025

Al confine tra Estonia e Russia, il 12 ottobre 2025, è stata segnalata la presenza di un gruppo di soldati armati, noti come gli omini verdi. Questi militari, vestiti con uniformi anonime prive di mostrine e segni distintivi, hanno suscitato preoccupazione a Tallinn, dove si teme che la situazione possa rappresentare una provocazione da parte di Mosca. Le immagini diffuse dall’emittente estone ERR mostrano chiaramente la presenza di questi uomini al confine, portando le autorità estoni a prendere misure precauzionali.

La reazione delle autorità estoni

In seguito all’avvistamento, le guardie di frontiera estoni hanno segnalato l’osservazione di gruppi di uomini armati impegnati in attività sospette. Secondo il rapporto delle guardie, “non si tratta di elementi delle guardie di frontiera, la situazione rappresenta una minaccia”. Questo allerta ha portato a un incremento della vigilanza nella zona, con le autorità pronte a intervenire se necessario. Marko Mihkelson, presidente della Commissione Affari Esteri del parlamento estone, ha cercato di rassicurare la popolazione con un messaggio su X, invitando a mantenere la calma e dichiarando che la situazione è sotto controllo.

L’allerta è stata lanciata in un contesto di tensione crescente tra Estonia e Russia, e la presenza di questi militari ha riacceso i timori legati a possibili escalation. La definizione di omini verdi è stata coniata in riferimento agli eventi del 2014, quando soldati non identificati hanno preso il controllo della Crimea, un’azione che ha segnato l’inizio dell’invasione russa della penisola. La similarità tra i due eventi ha portato a interrogativi sulla reale intenzione di Mosca e sulla possibilità di un nuovo conflitto.

Il contesto storico e le implicazioni geopolitiche

La presenza di omini verdi al confine tra Estonia e Russia non è un fenomeno nuovo. Nel 2014, durante l’annessione della Crimea, l’uso di militari non identificabili da parte della Russia ha sollevato preoccupazioni a livello internazionale. Questi soldati, che operavano senza segni distintivi, hanno agito in modo simile in altre aree, come nel Donbass, dove si sospetta che le forze speciali russe fossero coinvolte. Questo modus operandi ha portato a una serie di conflitti e tensioni che continuano a influenzare le relazioni tra i paesi baltici e la Russia.

La situazione attuale è un chiaro richiamo alla necessità di monitorare da vicino gli sviluppi lungo il confine. Le autorità estoni, consapevoli della storia recente, stanno attuando misure di sicurezza per proteggere la sovranità del paese. L’Unione Europea e la NATO, da parte loro, osservano con attenzione gli eventi, pronti a rispondere a qualsiasi escalation che possa minacciare la stabilità della regione.

La comunità internazionale è in attesa di ulteriori sviluppi, con la speranza che la situazione possa risolversi pacificamente, evitando un nuovo conflitto che potrebbe avere ripercussioni ben oltre i confini estoni. La vigilanza e la preparazione rimangono essenziali in un contesto geopolitico così delicato.

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