Dazi: la Cina accusa gli Stati Uniti di applicare standard doppi

Lorenzo Di Bari

Ottobre 12, 2025

Pechino ha risposto alle recenti minacce di Donald Trump riguardo all’introduzione di ulteriori dazi sulle importazioni cinesi, sottolineando che “minacciare di introdurre tariffe alte in ogni momento non è l’approccio corretto per impegnarsi con noi”. La reazione del governo cinese è arrivata il 12 ottobre 2025, in un contesto di crescente tensione commerciale tra Stati Uniti e Cina.

Le dichiarazioni di Trump e le conseguenze economiche

Nelle ultime settimane, l’ex presidente degli Stati Uniti ha annunciato l’intenzione di aumentare le tariffe sul valore dei beni importati dalla Cina, portando il dazio attuale del 30% a un potenziale 100%. Questa mossa si inserisce in un quadro di misure più ampie, che includono nuove restrizioni sull’esportazione di “software critici” a partire dal primo novembre 2025. La posizione di Trump ha riacceso la guerra commerciale tra le due potenze, con il presidente americano che ha accusato Pechino di adottare misure “straordinariamente aggressive” riguardanti le esportazioni di terre rare.

Il ministero del Commercio cinese ha risposto a queste affermazioni, definendole un esempio di “standard doppi”. Pechino ha sottolineato che le azioni intraprese dagli Stati Uniti non fanno altro che aggravare le tensioni e non contribuiscono a un dialogo costruttivo.

Il vertice Apec e le tensioni diplomatiche

Donald Trump ha anche minacciato di annullare l’incontro con il presidente cinese Xi Jinping, previsto in Corea del Sud durante il vertice dell’Apec, che si svolgerà il 31 ottobre e il primo novembre 2025. Questo incontro rappresenta un’importante opportunità per discutere le questioni commerciali e diplomatiche tra le due nazioni. Tuttavia, le recenti dichiarazioni aggressive di Trump hanno messo in discussione la possibilità di un dialogo proficuo.

Il governo cinese ha espresso preoccupazione per l’atteggiamento di Washington, ritenendo che le minacce di dazi e restrizioni non possano portare a una risoluzione positiva delle controversie. La Cina ha sempre sostenuto di voler collaborare per trovare soluzioni che possano giovare a entrambe le parti, ma le azioni degli Stati Uniti complicano ulteriormente la situazione.

Le reazioni del governo cinese

In un comunicato ufficiale, il ministero del Commercio di Pechino ha evidenziato che le minacce di Trump non rappresentano un modo adeguato per affrontare le questioni commerciali. “Minacciare di introdurre dazi alti in ogni momento non è l’approccio corretto per impegnarsi con la Cina“, si legge nel documento, che sottolinea l’importanza di un dialogo costruttivo e rispettoso.

La Cina ha invitato gli Stati Uniti a riconsiderare le loro posizioni e a impegnarsi in trattative che possano portare a un accordo bilaterale vantaggioso. La situazione attuale non solo influisce sulle relazioni tra i due paesi, ma ha anche ripercussioni significative sull’economia globale, con potenziali effetti a catena su mercati e industrie di tutto il mondo.

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