Verissimo, Andrea Carnevale racconta il dramma familiare: “Mio padre ha ucciso mia madre”

Franco Fogli

Ottobre 11, 2025

Andrea Carnevale, ex attaccante di fama, è stato ospite del programma televisivo “Verissimo” condotto da Silvia Toffanin, sabato 11 ottobre 2025. Durante l’intervista, Carnevale ha affrontato un tema doloroso e personale, raccontando il dramma che ha segnato la sua vita: l’omicidio della madre da parte del padre, Gaetano Carnevale, un uomo affetto da schizofrenia.

Il racconto di un dramma familiare

Nell’intervista, Andrea Carnevale ha descritto la sua infanzia segnata da momenti di grande sofferenza. Ha rivelato che le serate trascorse in famiglia erano caratterizzate da tensioni e conflitti. Il padre, convinto che la madre fosse infedele, ha compiuto un gesto atroce che ha cambiato per sempre la vita di Andrea e dei suoi sei fratelli. “Gaetano Carnevale è stato un uomo brutale”, ha dichiarato l’ex calciatore, ricordando il giorno in cui il padre ha ucciso la madre in un fiume mentre lavava i panni. Carnevale ha sottolineato come questo evento tragico lo abbia segnato profondamente, portandogli via non solo una madre, ma anche un padre, lasciandolo orfano a soli 14 anni.

Denunce e silenzi

Andrea ha raccontato di aver tentato di denunciare le violenze subite in famiglia, ma senza successo. Le sue parole hanno evidenziato un sistema che non ha saputo proteggere lui e la sua famiglia. “Senza spargimenti di sangue non possiamo fare nulla”, ha ricordato Andrea, citando le parole del maresciallo di polizia dell’epoca. Questo silenzio istituzionale ha contribuito ad alimentare il dramma che ha vissuto, rendendo ancora più difficile affrontare la tragedia.

Dopo la morte della madre, Carnevale ha preso una decisione estrema: ha portato i resti del cervello della madre in caserma per dimostrare le atrocità subite. “Volevate una prova di sangue? Eccola qua”, ha affermato, evidenziando il suo disperato bisogno di giustizia e riconoscimento.

La fine di un incubo

Andrea ha anche parlato del suicidio del padre, avvenuto davanti a lui. “Ero quasi contento. La fine di un uomo malato, ci siamo liberati di un uomo violento”, ha commentato, esprimendo un mix di emozioni di liberazione e dolore. La sua testimonianza ha messo in luce non solo il trauma personale, ma anche l’impatto che tali eventi possono avere sulle vite di chi subisce violenza domestica.

La storia di Andrea Carnevale è un potente richiamo alla necessità di affrontare il tema della violenza familiare e di garantire supporto a chi, come lui, ha vissuto esperienze devastanti.

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