Il recente incontro a Palazzo Chigi ha suscitato reazioni contrastanti tra i sindacati e il governo italiano. Il confronto, avvenuto il 12 maggio 2025, ha visto la partecipazione di importanti figure politiche e sindacali, tra cui il sottosegretario Alfredo Mantovano e i ministri Giancarlo Giorgetti, Marina Calderone e Paolo Zangrillo. L’assenza della premier Giorgia Meloni, impegnata in un comizio a Firenze, non ha impedito ai rappresentanti sindacali di esprimere le loro preoccupazioni riguardo ai contenuti della prossima legge di bilancio.
Il contenuto della legge di bilancio
Durante l’incontro, il governo ha presentato alcune misure chiave, tra cui un taglio dell’aliquota Irpef al 33% per i redditi fino a 50mila euro, con la possibilità di estensione oltre questa soglia. È stata anche annunciata un’allocazione di maggiori risorse per il settore della sanità . Tuttavia, i sindacati hanno notato una mancanza di attenzione su temi cruciali come i salari e le pensioni. Questa situazione ha portato a un bilancio complessivamente deludente, con i leader sindacali che hanno espresso insoddisfazione per la scarsità di risposte alle loro richieste.
Il confronto, durato circa due ore, ha visto la partecipazione di rappresentanti di diverse sigle sindacali, tra cui Cgil, Uil, Cisl e Ugl. Lunedì 15 maggio sarà il turno delle imprese, prima di un consiglio dei ministri previsto per martedì 16 maggio, che seguirà un vertice di maggioranza.
Le reazioni dei sindacati
Le reazioni dei sindacati sono state fortemente critiche. Maurizio Landini, segretario della Cgil, ha definito l’incontro “dannoso” e ha lamentato la mancanza di risposte sulle richieste avanzate. Ha sottolineato l’importanza di affrontare l’emergenza salariale e ha chiesto maggiori risorse per il rinnovo dei contratti pubblici. Landini ha anche criticato la nuova rottamazione selettiva delle cartelle, considerandola un affronto per i lavoratori e le imprese oneste.
Pierpaolo Bombardieri, leader della Uil, ha confermato che non ci sono state risposte adeguate alle loro piattaforme. Ha evidenziato che alcune delle priorità dei sindacati sono condivise con Confindustria, come la necessità di detassare gli aumenti contrattuali e di rinnovare i contratti nel pubblico impiego. Tuttavia, ha espresso preoccupazione per l’assenza di un piano chiaro e per la questione dei salari, ritenendo essenziale garantire la certezza della contrattazione e combattere i contratti pirata.
Daniela Fumarola, segretaria della Cisl, ha avuto un’opinione più positiva sull’incontro, definendolo “importante”. Ha apprezzato l’apertura del governo riguardo alle risorse per la sanità e ha confermato che si sta lavorando per la riduzione dell’Irpef. Tuttavia, ha anche sottolineato che non ci sono informazioni concrete riguardo alle pensioni e ha ribadito l’importanza di rinnovare i contratti per aumentare la produttività e redistribuire i guadagni.
L’incontro di Palazzo Chigi ha quindi messo in luce le tensioni tra le aspettative dei sindacati e le proposte del governo, con un clima di incertezza che continua a caratterizzare il dibattito sulle politiche economiche e sociali del Paese.