L’ex presidente del Consiglio, Massimo D’Alema, ha rilasciato dichiarazioni significative durante la Festa del Foglio, tenutasi l’11 ottobre 2025, riguardo a una controversa fotografia scattata a Pechino. Nella foto, D’Alema appare insieme a importanti leader mondiali, tra cui il presidente russo Vladimir Putin e il leader nordcoreano Kim Jong-un, in occasione delle celebrazioni per l’ottantesimo anniversario della fine della Seconda guerra mondiale.
La critica all’isolamento
D’Alema ha commentato con franchezza la questione dell’isolamento di alcuni leader internazionali, affermando: “Se pensiamo di isolarli siamo dei coglioni, non trovo altra definizione”. Queste parole hanno suscitato un acceso dibattito, poiché l’ex premier ha sottolineato come la maggior parte dei partecipanti alla celebrazione provenga da Paesi democratici. Ha citato figure di spicco come il presidente del Parlamento della Corea del Sud, il primo ministro dell’Indonesia e un rappresentante del governo indiano, evidenziando che la loro presenza non deve essere sottovalutata.
Un’analisi della composizione
D’Alema ha proseguito la sua analisi, invitando a non cadere nella semplificazione. Ha messo in evidenza che, se si considera l’insieme dei leader presenti nella foto, si arriva a rappresentare circa l’80% della popolazione mondiale. Questo dato, secondo D’Alema, dovrebbe far riflettere sulla reale portata delle relazioni internazionali e sull’importanza di dialogare con tutte le nazioni, indipendentemente dalla loro posizione politica.
Il contesto della celebrazione
La celebrazione a Pechino ha riunito diversi leader globali in un momento di commemorazione storica, sottolineando l’importanza della cooperazione internazionale. La presenza di figure come Putin e Kim Jong-un ha sollevato interrogativi sulle dynamiche geopolitiche attuali e sulle strategie diplomatiche da adottare. D’Alema ha offerto la sua disponibilità a fornire un “corso di formazione professionale”, suggerendo che un approccio educativo e collaborativo potrebbe essere la chiave per affrontare le complesse sfide globali.
Le parole di D’Alema risuonano come un invito a riflettere sulle relazioni internazionali e sull’importanza di un dialogo costruttivo tra le nazioni, anche quando si tratta di leader controversi. La sua posizione mette in luce la necessità di superare le divisioni e di lavorare insieme per un futuro più stabile e pacifico.