Maria Cristina Gallo, una donna di 57 anni originaria di Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, è deceduta a causa di un cancro. La notizia è stata resa nota il 10 ottobre 2025, a seguito di un caso che ha suscitato indignazione e preoccupazione per la gestione dei referti oncologici nell’area. A febbraio di quest’anno, Gallo aveva denunciato pubblicamente i gravi ritardi, talvolta superiori ai due anni, nella consegna dei risultati delle analisi oncologiche da parte dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani.
Un caso emblematico di malasanità
Maria Cristina Gallo aveva subito un intervento chirurgico per rimuovere un fibroma, ma il referto istologico le è stato comunicato solo quasi un anno dopo l’operazione. Purtroppo, al momento della ricezione del referto, la diagnosi indicava un tumore già giunto al quarto stadio. Questo ritardo ha sollevato interrogativi sulla qualità delle cure e sull’efficacia del sistema sanitario locale. La professoressa, nota per il suo impegno e la sua dedizione al lavoro, ha deciso di denunciare la situazione, sperando di sensibilizzare le autorità competenti e migliorare i servizi per i pazienti oncologici.
Inchiesta in corso
Attualmente, la Procura di Trapani ha avviato un’inchiesta per fare luce sui ritardi nella consegna dei referti oncologici. Le autorità stanno esaminando i protocolli e le procedure adottate dall’Asp di Trapani per comprendere le cause di questa inaccettabile situazione. La morte di Maria Cristina Gallo ha acceso un faro su un problema che riguarda molti pazienti, evidenziando la necessità di riforme nel settore della sanità per garantire che casi simili non si ripetano.
La vicenda di Gallo ha colpito profondamente la comunità locale, dove molti si stanno unendo per chiedere maggiore trasparenza e responsabilità da parte delle istituzioni sanitarie. La sua storia è diventata simbolo di una battaglia più ampia per i diritti dei pazienti e per un sistema sanitario che metta al primo posto la salute e il benessere dei cittadini. La comunità attende ora risposte e azioni concrete da parte delle autorità competenti, affinché la memoria di Maria Cristina Gallo possa contribuire a un cambiamento significativo nella gestione della salute pubblica.