La campagna vaccinale contro l’influenza ha preso il via in diverse regioni italiane, mentre gli esperti mettono in guardia su un possibile aumento delle infezioni da Sars-CoV-2 e virus respiratorio sinciziale (Rsv). Fabrizio Pregliasco, virologo e docente all’Università di Milano, ha sottolineato che i dati epidemiologici provenienti dall’Australia indicano una stagione influenzale potenzialmente intensa, simile a quella dello scorso anno, con un numero di contagi che potrebbe aggirarsi tra i 15 e i 16 milioni.
Il contesto epidemiologico attuale
La campagna vaccinale è stata avviata in un periodo in cui già si osservano segni di una ripresa delle infezioni da Covid-19. Secondo Pregliasco, il picco di influenza è atteso tra novembre e dicembre, con l’arrivo di varianti virali come A/H3N2 e B/Victoria, le quali sono in grado di eludere le difese immunitarie. Queste varianti, unite alla circolazione di Rsv e Covid-19, rendono la situazione particolarmente complessa. Pregliasco ha avvertito che le categorie a rischio, come gli anziani e le persone con patologie croniche, potrebbero affrontare gravi conseguenze a causa di queste infezioni.
Le raccomandazioni per la prevenzione
Claudio Micheletto, presidente di Aipo-Its/Ets, ha esortato la popolazione a mantenere comportamenti di prevenzione, come l’uso di mascherine in spazi chiusi, l’igiene delle mani e il distanziamento sociale, soprattutto in caso di sintomi influenzali. Ogni anno, l’influenza causa tra 5.000 e 10.000 decessi in Italia, colpendo in particolare le persone più vulnerabili. Per questo motivo, gli esperti raccomandano di immunizzarsi il prima possibile, con la campagna vaccinale che si estenderà a tutta la popolazione a partire dal 13 ottobre 2025.
Vaccinazione e protezione dei più giovani
La vaccinazione contro l’influenza è disponibile per i bambini a partire dai sei mesi di vita. Gianluigi Marseglia, professore di pediatria all’Università di Pavia, ha evidenziato l’importanza di proteggere i più piccoli non solo per la loro salute, ma anche per ridurre la diffusione del virus in contesti come scuole e asili. La vaccinazione anti-Rsv, rivolta ai bambini nati dal primo aprile 2025, rappresenta un ulteriore passo avanti nella protezione della salute pubblica.
La gestione delle malattie respiratorie croniche
Per le persone con patologie respiratorie croniche, come asma e Bpco, la vaccinazione è fondamentale. Micheletto ha spiegato che le riacutizzazioni infettive possono portare a ospedalizzazioni e aumentare il rischio di mortalità . Le linee guida internazionali raccomandano la vaccinazione anti-influenzale e contro il virus respiratorio sinciziale come strumenti chiave per la gestione delle malattie respiratorie.
Impegno nella sensibilizzazione e prevenzione
Mario Picozza, presidente di Federasma e Allergie Odv, ha ribadito l’importanza di una comunicazione efficace riguardo alle strategie di tutela della salute per i pazienti con malattie respiratorie croniche. La vaccinazione è una misura essenziale, ma è altrettanto importante seguire le terapie prescritte e adottare comportamenti responsabili per ridurre il carico sulle strutture sanitarie. Federasma e Allergie continuerà a promuovere informazioni corrette per rendere i pazienti più consapevoli nella gestione della propria salute.
