Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha condiviso dettagli della sua recente conversazione con il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, durante un’intervista con Fox News. Questo scambio è avvenuto dopo l’annuncio del rilascio degli ostaggi e dell’accordo di cessate il fuoco a Gaza, segnando un momento cruciale nelle relazioni internazionali.
Il colloquio tra Trump e Netanyahu
Il 9 ottobre 2025, Donald Trump ha rivelato di aver avuto una conversazione telefonica con Netanyahu, il quale ha espresso incredulità per il nuovo supporto che sta ricevendo. “Non riesco a crederci. Ora piaccio a tutti,” ha commentato il primo ministro israeliano. Trump ha risposto sottolineando l’importanza della percezione positiva di Israele nel mondo: “Israele non può combattere contro il mondo, Bibi, non può combattere contro il mondo”. Questo scambio evidenzia la consapevolezza di entrambi i leader riguardo alle sfide geopolitiche che Israele deve affrontare.
L’intervista ha messo in luce la soddisfazione di Trump per l’accordo di pace, che va oltre la situazione a Gaza e si estende a tutto il Medio Oriente. La sua dichiarazione suggerisce che i recenti sviluppi potrebbero avere un impatto duraturo sulla stabilità della regione.
I fattori che hanno portato all’accordo
Durante la conversazione, Trump ha attribuito il successo dell’accordo a una combinazione di circostanze favorevoli, tra cui l’eliminazione della potenza nucleare iraniana. “Sono successe tante cose diverse che sono state davvero incredibili,” ha affermato, evidenziando il ruolo cruciale della fortuna e del talento. Il presidente ha menzionato i membri della sua amministrazione, come Steve Witkoff, Jared Kushner e Marco Rubio, riconoscendo il loro contributo fondamentale nel portare a termine l’accordo.
Trump ha anche sottolineato l’importanza dell’esercito americano nel raggiungere questo risultato, definendolo “eccezionale” e dotato di una leadership altrettanto notevole. Questo riconoscimento evidenzia come le forze armate abbiano avuto un ruolo strategico nelle dinamiche di potere della regione.
Il supporto internazionale all’accordo
Il presidente ha messo in evidenza come il mondo intero si sia unito attorno a questo accordo, con molti paesi che hanno espresso supporto inaspettato. “Tanti paesi che non avreste mai immaginato hanno espresso i loro migliori auguri e il loro impegno a fare tutto il necessario,” ha dichiarato Trump. Questo consenso internazionale è visto come un segnale positivo per il futuro della pace nel Medio Oriente.
Trump ha concluso affermando che questo accordo rappresenta un momento straordinario, sottolineando che non si tratta solo di Gaza, ma di un’opportunità per la pace in tutta la regione. La sua visione ottimistica riflette una nuova era nelle relazioni diplomatiche, con la speranza che si possano costruire legami più forti tra le nazioni coinvolte.