Mare, Crosetto: “Collaborare con armatori per valorizzare la Blue Economy”

Marianna Ritini

Ottobre 9, 2025

Il 9 ottobre 2025, durante l’evento “Shipday25. Blue to Blue”, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha affrontato temi cruciali riguardanti le materie prime presenti nei fondali marini e l’importanza della difesa per l’economia del paese. L’incontro si è tenuto presso l’auditorium della Tecnica di Confindustria a Roma, dove Crosetto ha sottolineato la necessità di costruire alleanze e collaborazioni nel contesto attuale.

Il ruolo della difesa nell’economia

Nel suo intervento, Crosetto ha dichiarato che la difesa non si limita a proteggere il paese da attacchi militari, ma ha anche il compito di salvaguardare punti strategici cruciali per l’economia. Ha affermato che “una nave della Marina fa sempre il bene del paese quando garantisce le rotte di negazione del Mar Rosso”. Queste parole evidenziano come la sicurezza marittima sia fondamentale per mantenere attive le rotte commerciali e di approvvigionamento, essenziali per la prosperità economica.

Il ministro ha messo in evidenza che il 90% della ricchezza mondiale si muove attraverso il mare, suggerendo che il futuro sarà caratterizzato da una crescente competizione per le risorse marine. Crosetto ha sottolineato l’importanza di investire nella difesa non solo in termini militari, ma anche per promuovere iniziative civili che possano contribuire allo sviluppo del settore.

Investimenti e sviluppo del settore marittimo

L’intervento di Crosetto ha toccato anche il tema degli investimenti necessari per il settore marittimo, evidenziando che la produzione di ricchezza avviene attraverso molteplici canali, tra cui quello marino. Ha affermato che “se l’Italia smette di creare ricchezza e reddito, non lo fa per l’azienda ma per i cittadini”. Questa affermazione pone l’accento sull’importanza del PIL come bene da proteggere, sottolineando che la ricchezza complessiva di un’azienda è fondamentale per la redistribuzione da parte dello Stato.

Il ministro ha esortato a considerare le associazioni come elementi da difendere e tutelare, incoraggiando i presenti a continuare a credere nel potenziale del paese. “Questo muore se le sue energie cominciano a smettere di pensare di poterlo cambiare”, ha concluso Crosetto, invitando a una riflessione collettiva sul futuro dell’Italia e sul ruolo fondamentale della difesa nell’assicurare la crescita economica.

Le sfide future per l’industria marittima

Con l’attenzione rivolta ai fondali marini e alle materie prime, il ministro ha delineato un quadro in cui la lotta per le risorse diventerà sempre più pressante. La necessità di collaborare tra il settore pubblico e privato emerge come un tema cruciale per affrontare le sfide future e garantire una gestione sostenibile delle risorse marine. Crosetto ha sottolineato che gli investimenti nella difesa dovrebbero includere anche aspetti civili, per promuovere una crescita integrata e sostenibile.

L’industria marittima, quindi, si trova ad affrontare un momento di grande trasformazione, dove la sicurezza e la sostenibilità delle risorse marine saranno determinanti per il futuro economico del paese. La visione del ministro Crosetto invita a riflettere su come le politiche di difesa possano influenzare positivamente la crescita e la prosperità dell’Italia nei prossimi anni.

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