Disabili, Pagliaro (Inca Cgil): “I patronati esclusi dalla nuova riforma”

Marianna Ritini

Ottobre 9, 2025

Il 9 ottobre 2025, Michele Pagliaro, presidente dell’Inca Cgil, ha rilasciato un’intervista all’agenzia Adnkronos/Labitalia, esprimendo forti preoccupazioni riguardo alla riforma della disabilità attualmente in fase di sperimentazione. Questa iniziativa, avviata a gennaio 2025, coinvolge un numero crescente di province e si prevede che entrerà a regime nel 2027. Pagliaro ha sottolineato che, nonostante l’intento di semplificare le procedure, la nuova normativa esclude i patronati dall’inoltro delle domande, limitando così il supporto immediato a cittadini fragili, malati o anziani.

Le preoccupazioni dei patronati

Pagliaro ha evidenziato come la riforma, pur riconoscendo l’importanza di un cambiamento, rappresenti un passo indietro per i patronati. La loro esclusione dall’inoltro delle domande significa che le persone in difficoltà non potranno ricevere assistenza tempestiva. I patronati, infatti, svolgono un ruolo cruciale nel supportare i cittadini nei momenti di crisi, fornendo orientamento e accompagnamento. La riforma, secondo Pagliaro, non solo limita l’accesso ai servizi, ma rischia di compromettere la qualità dell’assistenza offerta.

Inoltre, il presidente dell’Inca Cgil ha sottolineato che, sebbene la riforma preveda che i patronati possano intervenire in seguito all’inoltro della domanda, ciò non basta a garantire un supporto efficace. Nelle province coinvolte nella sperimentazione, i patronati stanno raccogliendo e trasmettendo dati socio-economici necessari per completare le pratiche, ma il loro ruolo rimane limitato e poco chiaro. Pagliaro ha anche menzionato un incontro formativo con l’INPS tenutosi a Firenze a fine settembre, evidenziando la necessità di una maggiore collaborazione tra i diversi enti coinvolti.

Il ruolo futuro dei patronati nella riforma

Guardando al futuro, Pagliaro ha affermato che i patronati potrebbero svolgere un ruolo fondamentale nella riforma della disabilità. La nuova normativa introduce il concetto di progetto di vita personalizzato, che integra servizi sanitari, sociali e sociosanitari. In questo contesto, i patronati possono fungere da punto di riferimento per ascolto e orientamento, grazie alla loro presenza capillare sul territorio e alla fiducia che hanno costruito con i cittadini.

Secondo Pagliaro, il supporto offerto dai patronati è fondamentale non solo per la disabilità, ma per tutti i diritti dei cittadini. Che si tratti di pensioni, disoccupazione o richieste di sostegno per la nascita di un figlio, il loro intervento è indispensabile per aiutare le persone a orientarsi in un sistema complesso. L’obiettivo dei patronati non è semplicemente quello di “fare pratiche”, ma di garantire che la dignità e i diritti di ciascun individuo vengano rispettati e tutelati.

La riforma della disabilità rappresenta quindi un’opportunità per ridefinire e valorizzare il ruolo dei patronati, affinché possano continuare a svolgere una funzione essenziale nella vita dei cittadini, soprattutto in un periodo di difficoltà e cambiamento.

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