Nuova Flotilla accusa: “Israele ha lanciato un attacco contro di noi”

Marianna Ritini

Ottobre 8, 2025

L’8 ottobre 2025, la Freedom Flotilla Coalition ha denunciato un attacco da parte delle forze israeliane contro almeno tre delle sue navi, mentre si trovavano in acque internazionali, a circa 120 miglia nautiche (circa 220 chilometri) dall’enclave palestinese di Gaza. L’incidente ha suscitato forte preoccupazione e condanna da parte dell’organizzazione, che da oltre una settimana sta navigando verso la Striscia di Gaza con l’obiettivo di portare aiuti umanitari.

Dettagli dell’attacco

Le imbarcazioni coinvolte nell’incidente sono state identificate come Gaza Sunbirds, Alaa al Najajr e Anas al Sharif. Quest’ultima è stata intitolata in memoria del noto giornalista di Al Jazeera, ucciso nel mese di agosto insieme ad altri quattro colleghi durante un attacco israeliano. Secondo quanto riportato dalla Flotilla, l’attacco è avvenuto alle 4.34 ora locale, quando le navi sono state intercettate e attaccate dall’esercito israeliano, che ha agito, secondo l’organizzazione, in modo illegale.

La Freedom Flotilla Coalition ha sottolineato che l’azione delle forze israeliane rappresenta una violazione del diritto internazionale, in quanto le navi si trovavano in acque internazionali. Questo episodio si inserisce in un contesto di crescente tensione nella regione, con il conflitto israelo-palestinese che continua a generare preoccupazioni a livello internazionale.

Reazioni e impatti

L’attacco ha suscitato reazioni immediate da parte di attivisti e organizzazioni per i diritti umani. Diversi gruppi hanno chiesto una condanna ufficiale da parte della comunità internazionale e hanno sollecitato un’inchiesta indipendente sull’incidente. La Freedom Flotilla Coalition, composta da diverse organizzazioni e attivisti, ha ribadito il proprio impegno nel portare aiuti umanitari a Gaza, nonostante gli attacchi e le intimidazioni.

In questo contesto, il governo israeliano ha difeso le sue azioni, affermando che le navi erano sospettate di trasportare materiali destinati a gruppi militanti. Tuttavia, la Flotilla ha dichiarato che il loro carico consiste in beni umanitari, tra cui cibo e medicinali, destinati alla popolazione civile di Gaza, che vive in condizioni di grave difficoltà a causa del blocco in corso.

L’episodio ha riacceso il dibattito sull’efficacia delle missioni umanitarie nel contesto del conflitto israelo-palestinese e sulla necessità di garantire la sicurezza delle operazioni di soccorso in mare. La Freedom Flotilla Coalition ha annunciato che continuerà a perseguire i propri obiettivi, nonostante le minacce e i rischi associati alle loro missioni.

La situazione resta tesa e gli sviluppi futuri saranno monitorati con attenzione da parte della comunità internazionale, che continua a seguire gli eventi in questa delicata regione del mondo.

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