Manovra economica, Bankitalia: “Assicurare coperture stabili e ridurre interventi temporanei”

Lorenzo Di Bari

Ottobre 8, 2025

L’audizione di Andrea Brandolini, capo del Dipartimento Economia e Statistica della Banca d’Italia, si è svolta il 15 gennaio 2025 davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato. Durante l’incontro, Brandolini ha evidenziato l’importanza di garantire la certezza degli interventi di copertura della Manovra economica, suggerendo di limitare le misure temporanee che possono generare effetti transitori e complicare la gestione del debito.

Manovra e disavanzo previsto

Brandolini ha descritto il disegno della Manovra delineato nel Documento di programmazione economico-finanziaria (Dpfp), sottolineando che si concentra principalmente sulla ricomposizione del bilancio. Secondo le previsioni, si prevede un modesto incremento del disavanzo nel 2027-2028 rispetto alle tendenze attuali. Tuttavia, ha avvertito che il documento non fornisce informazioni adeguate per valutare le singole misure proposte. Ha insistito sulla necessità di interventi di copertura “certi” e ha raccomandato di evitare aumenti di spesa o riduzioni di entrate temporanee, poiché queste ultime tendono a generare un incremento del debito e sono difficili da eliminare.

Misure espansive e copertura

Nel suo intervento, Brandolini ha menzionato che il Dpfp fa riferimento a misure espansive come la riduzione del carico fiscale sui redditi da lavoro, il rifinanziamento del fondo sanitario nazionale e incentivi per gli investimenti privati. Tuttavia, ha notato che non vengono specificati interventi concreti a copertura delle misure proposte. Brandolini ha anche sottolineato che il quadro programmatico del Dpfp non sembra tenere conto in modo adeguato degli oneri legati alla spesa per la difesa, malgrado le aspettative di un incremento graduale della spesa militare, in linea con gli impegni assunti in ambito NATO.

Debito e dinamiche previste

Brandolini ha fornito dettagli sulla previsione dell’incidenza del debito sul prodotto interno lordo, che si attesta al 136,2% entro la fine dell’anno, con un incremento di 1,3 punti percentuali rispetto al 2024. Ha chiarito che, secondo le proiezioni, il debito continuerà a crescere anche nel 2025, per poi iniziare a diminuire nel 2027, raggiungendo il 137% del PIL. Nonostante il Dpfp non definisca in modo preciso la dinamica annuale del debito, si prevede che l’avanzo primario avrà un impatto positivo nel lungo termine, contribuendo a contenere la crescita del debito.

Riallocazione delle risorse

Brandolini ha concluso il suo intervento sottolineando che una corretta riallocazione delle risorse all’interno del bilancio potrebbe favorire la produttività e la crescita economica. Ha suggerito di aumentare gli investimenti in settori come ricerca e istruzione, razionalizzando al contempo le spese fiscali e ottimizzando il sistema tributario per sostenere la crescita delle imprese e contrastare l’erosione della base imponibile dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef).

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