Garlasco, la procura di Pavia accusa Lovati: “Falsità, inchiesta avviata nel 2023 da Stasi”

Marianna Ritini

Ottobre 8, 2025

La Procura di Pavia ha riacceso i riflettori sul controverso caso di Garlasco, contestando le affermazioni rilasciate da Massimo Lovati, avvocato di Andrea Sempio, attualmente sotto indagine per l’omicidio di Chiara Poggi. Le dichiarazioni di Lovati, fatte durante un’intervista a Fabrizio Corona nel programma ‘Falsissimo’, hanno suscitato una reazione ufficiale da parte dell’ente giudiziario.

Le dichiarazioni di Massimo Lovati

Il legale Massimo Lovati ha recentemente parlato del caso di Chiara Poggi, sottolineando aspetti controversi e cercando di difendere il suo assistito, Andrea Sempio. Tuttavia, le sue affermazioni sono state considerate infondate dalla Procura di Pavia, che ha deciso di intervenire per chiarire la situazione. In una nota ufficiale, l’ufficio del procuratore ha specificato che le dichiarazioni di Lovati non hanno alcun riscontro oggettivo e sono destituite di fondamento.

L’avvocato ha menzionato un documento riguardante la genetica forense, redatto dal consulente Ugo Ricci e dal professor Lutz Roever, che sarebbe stato presentato nel 2023. Tuttavia, la Procura ha chiarito che il procedimento penale ha avuto un impulso significativo solo dopo la presentazione di una relazione da parte della difesa di Alberto Stasi, condannato per l’omicidio di Chiara Poggi. Questo documento ha portato a una serie di accertamenti tecnici affidati al Dipartimento di genetica forense dell’Università di Pavia.

La posizione della Procura di Pavia

In una nota datata 8 ottobre 2025, l’ufficio del procuratore ha dettagliato le fasi del procedimento penale, evidenziando che nel 2023 era in corso un’attività investigativa sotto la supervisione del pubblico ministero Stefano Civardi, che era in servizio presso la Procura di Milano. La Procura di Pavia ha incaricato i consulenti Carlo Previderè e Pierangela Grignani di eseguire accertamenti tecnici, e il 14 febbraio 2024 è stata presentata una richiesta di riapertura delle indagini firmata dal procuratore Fabio Napoleone e dai sostituti Andrea Zanoncelli e Valentina De Stefano.

La nota prosegue chiarendo che la co-assegnazione del caso al procuratore aggiunto Stefano Civardi è avvenuta solo dopo il suo insediamento nel febbraio 2024. Questo dettaglio è fondamentale per comprendere il contesto delle dichiarazioni di Lovati, che secondo la Procura non rappresentano la verità dei fatti.

Il futuro del caso Garlasco

Con il caso Garlasco tornato sotto i riflettori, si prevede un ulteriore sviluppo delle indagini. La Procura di Pavia ha dimostrato di essere attivamente coinvolta nel chiarire le circostanze legate all’omicidio di Chiara Poggi, cercando di fare luce su un caso che ha suscitato grande interesse e dibattito pubblico. La difesa di Andrea Sempio, da parte sua, continua a cercare nuovi elementi che possano avvalorare la posizione del suo assistito, mentre il pubblico ministero e i consulenti tecnici rimangono impegnati a esaminare ogni aspetto della questione.

Il caso Garlasco non è solo un procedimento penale, ma rappresenta anche un tema di rilevanza sociale e mediatica, che continua a coinvolgere l’opinione pubblica. Con le nuove dichiarazioni e le indagini in corso, il futuro di questa vicenda rimane incerto e sarà interessante osservare come si evolverà nei prossimi mesi.

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