Emis Killa denuncia una truffa dopo aver donato a una bimba malata

Franco Fogli

Ottobre 8, 2025

Emis Killa, noto rapper originario di Vimercate, ha recentemente subito una grave truffa online che lo ha colpito profondamente. L’artista, il 15 marzo 2025, ha condiviso la sua esperienza riguardo a una donazione effettuata per quella che sembrava una legittima raccolta fondi destinata a una bambina gravemente malata. Solo in un secondo momento, ha scoperto che si trattava di una frodi ben orchestrata. “Non c’è limite al peggio”, ha commentato Emis Killa. “L’altro ieri notte, qualcuno mi ha inviato il video di una povera bambina visibilmente molto malata, accompagnato da un profilo per avviare una raccolta fondi. Cliccando sul link, con il cuore a pezzi, ho inviato una donazione per completare l’obiettivo segnalato”.

La scoperta della truffa

Dopo aver effettuato la donazione, Emis Killa ha deciso di indagare ulteriormente sulla situazione. Ha contattato un rappresentante della piattaforma di crowdfunding ‘GoFundMe’, il quale ha confermato la triste verità: la raccolta fondi era una truffa. Il rapper ha espresso il suo dispiacere e la sua indignazione per tale comportamento. “L’unica cosa che so è che da qualche parte nel mondo questa povera bimba esiste per davvero, ma le persone che speculano su storie come questa per rubare soldi al prossimo con il cuore buono, si dovrebbero cancellare non solo dai social, ma dalla faccia della terra”, ha aggiunto Emis Killa, evidenziando la gravità della situazione.

Il messaggio di Emis Killa

L’episodio ha suscitato un’ampia discussione sui social media riguardo alla sicurezza delle donazioni online e alla necessità di verificare l’autenticità delle campagne di raccolta fondi. Emis Killa, con la sua testimonianza, ha voluto mettere in guardia i suoi fan e il pubblico in generale, invitando tutti a prestare attenzione e a non lasciarsi ingannare da storie strazianti. La sua esperienza serve come monito per chiunque desideri contribuire a cause nobili, sottolineando l’importanza di effettuare ricerche approfondite prima di effettuare donazioni.

Il rapper ha dimostrato come la buona fede possa essere sfruttata da malintenzionati e ha esortato tutti a rimanere vigili. La sua denuncia non è solo un grido di allerta, ma anche un appello alla responsabilità collettiva nel contrastare le frodi online.

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