È scomparso John Gurdon, il premio Nobel pioniere della clonazione animale e della pecora Dolly

Franco Fogli

Ottobre 8, 2025

All’età di 92 anni, il 7 ottobre 2025, si è spento Sir John Gurdon, illustre biologo britannico noto per le sue innovazioni nel campo della manipolazione cellulare. La notizia è stata diffusa dall’Università di Cambridge, dove Gurdon ha dedicato gran parte della sua vita accademica, fondando l’istituto che porta il suo nome e continuando a svolgere ricerche fino a pochi anni fa. Il suo lavoro pionieristico ha avuto un impatto profondo sulla biologia moderna, in particolare nella clonazione e nella ricerca sulle cellule staminali.

La scoperta di Gurdon, che ha dimostrato che una cellula adulta può essere riprogrammata per tornare a uno stato embrionale, ha segnato una vera e propria rivoluzione nel settore della medicina. Questo traguardo ha gettato le basi per la clonazione e ha aperto nuove strade nella medicina rigenerativa. Per il suo straordinario contributo scientifico, nel 2012 gli è stato conferito il Premio Nobel per la Medicina, insieme al collega giapponese Shinya Yamanaka.

La vita e la carriera di John Gurdon

Nato nel 1933 a Dippenhall, Hampshire, Gurdon ha trascorso la sua giovinezza all’Eton College, dove inizialmente non sembrava destinato a una carriera scientifica. Infatti, un rapporto scolastico lo sconsigliava dal proseguire gli studi in biologia. Tuttavia, questa valutazione non ha fermato la sua determinazione. Dopo aver conseguito la laurea con lode in zoologia all’Università di Oxford, Gurdon iniziò a esplorare il mondo della biologia cellulare.

Nel 1958, Gurdon realizzò un esperimento che avrebbe cambiato il corso della scienza: prelevò il nucleo da una cellula di intestino di rana adulta e lo impiantò in un ovocita privato del suo nucleo. Questo audace tentativo portò alla nascita di un girino, dimostrando che le cellule specializzate possono riacquistare la capacità di svilupparsi in forme diverse. Tale scoperta ha sfidato le convinzioni consolidate dell’epoca, aprendo la strada alla clonazione di animali, come la famosa pecora Dolly nel 1996, e alla creazione delle cellule staminali pluripotenti indotte (iPS) da parte di Yamanaka nel 2006.

Nel 1991, Gurdon e Ron Laskey fondarono il Wellcome/Cruk Institute for Cell Biology and Cancer a Cambridge, che successivamente divenne il Gurdon Institute. La sua visione era quella di riunire esperti di biologia dello sviluppo e oncologia per promuovere un approccio interdisciplinare alla ricerca. Anche dopo aver lasciato la direzione dell’istituto, Gurdon continuò a condurre esperimenti fino a oltre i novant’anni, dimostrando una curiosità insaziabile e un amore profondo per la scienza.

Riconoscimenti e impatto scientifico

Sir John Gurdon è stato autore di numerosi articoli scientifici, molti dei quali sono tra i più citati nel campo della biologia cellulare e molecolare. Le sue ricerche hanno avuto un impatto significativo nello sviluppo di terapie contro il cancro, nella medicina rigenerativa e nella comprensione delle malattie degenerative. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti internazionali, tra cui il Premio Wolf nel 1989, la Medaglia Copley nel 2003 e il Lasker Award nel 2009.

Nel 1995, Gurdon è stato nominato Cavaliere del Regno Unito e ha fatto parte di prestigiose istituzioni scientifiche, tra cui la Royal Society e la US National Academy of Sciences. Nel 2013, è stato keynote speaker alla Conferenza Vaticana sulle cellule staminali, e nel 2019 ha ricevuto il PhD Honoris Causa in Translational Medicine dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, riconoscendo il suo fondamentale contributo alla scienza.

La più grande intuizione di Gurdon riguardava la memoria del DNA: anche le cellule completamente specializzate conservano le istruzioni per trasformarsi in qualsiasi altro tipo cellulare. Questo principio ha rivoluzionato la nostra comprensione dello sviluppo, delle malattie e dei processi di guarigione, lasciando un’eredità duratura nel mondo della scienza.

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