Droni a fibra ottica: la Russia compie un passo avanti nei raid di precisione in Ucraina

Marianna Ritini

Ottobre 8, 2025

Il conflitto in Ucraina continua a evolversi, con l’introduzione di nuove tecnologie che modificano il panorama delle operazioni militari. Il 8 ottobre 2025, un attacco mirato della Russia ha dimostrato l’efficacia dei droni di ultima generazione, collegati a un operatore tramite cavi in fibra ottica, utilizzati per la prima volta contro Kramatorsk, una città nella regione di Donetsk. Questo evento ha messo in evidenza la vulnerabilità della popolazione civile, che continua a vivere in una zona di conflitto.

Nuove tecnologie nei raid russi

Durante l’operazione di domenica scorsa, i droni russi hanno effettuato un attacco di precisione su un camion militare parcheggiato a Kramatorsk, dimostrando la capacità di colpire obiettivi specifici da una distanza significativa. Il raid, che non ha causato vittime, ha suscitato preoccupazioni in Ucraina riguardo alla crescente superiorità tecnologica russa, in particolare nell’uso degli Fpv in fibra ottica. Queste piattaforme, che trasmettono immagini in tempo reale agli operatori, consentono manovre precise anche in contesti urbani dove i segnali radio possono essere ostacolati.

Il raggio d’azione di questi droni è ora di quasi 40 chilometri, il che rappresenta una significativa estensione rispetto alle capacità precedenti. Gli analisti ucraini hanno identificato il punto di lancio dell’attacco a circa 18 chilometri dalla città, evidenziando come l’intensificazione di tali attacchi possa minacciare le linee di approvvigionamento sia civili che militari. La situazione è ulteriormente complicata dalla capacità di questi droni di operare senza subire interferenze da sistemi di disturbo elettronico.

Le implicazioni per la sicurezza civile

L’analista Serhii Sternenko ha sottolineato l’importanza di prendere coscienza della nuova realtà operativa, affermando che non esiste più una zona di sicurezza a 30 chilometri dal fronte. Gli insediamenti nelle vicinanze devono adottare misure di protezione, come reti anti-droni, per salvaguardare la popolazione. La presenza di droni di nuova generazione, dotati di intelligenza artificiale, sta alterando l’equilibrio di potere, rendendo la sicurezza civile sempre più precaria.

La crescente diffusione di droni Fpv in fibra ottica, iniziata dalla Russia nella primavera del 2024 e seguita dall’Ucraina, ha trasformato il paesaggio del conflitto. I campi agricoli, un tempo tranquilli, ora sono attraversati da cavi che supportano queste tecnologie avanzate. Gli Fpv, a differenza dei droni tradizionali controllati via radio, sono meno vulnerabili agli ostacoli e possono continuare a operare anche in condizioni difficili, aumentando il rischio per la popolazione civile.

Le immagini trasmesse dai droni, come quelle condivise su un canale Telegram russo, mostrano la realtà della guerra e il potenziale per un’escalation dei conflitti. La comunità internazionale osserva con attenzione, consapevole che l’adozione di tali tecnologie da parte della Russia potrebbe cambiare ulteriormente le dinamiche del conflitto in corso.

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