Attivista spagnola della Flotilla: tre giorni di detenzione dopo aver morso un agente

Franco Fogli

Ottobre 8, 2025

Il 8 ottobre 2025, il tribunale di Beer Sheva ha deciso di prorogare di tre giorni la detenzione di RaĆ­s Rigo Seruya, una cittadina spagnola coinvolta nella flottiglia Sumud, diretta verso Gaza. Seruya ĆØ accusata di aver aggredito un pubblico ufficiale e di aver provocato lesioni, in seguito a un episodio in cui, secondo quanto riportato dai funzionari dell’Israel Prison Service (Ips), avrebbe morso un agente durante il suo arresto.

Le accuse e la difesa di Seruya

RaĆ­s Rigo Seruya ha respinto con fermezza le accuse mosse contro di lei, sostenendo di aver tentato di separare il suo compagno dalle guardie che lo stavano aggredendo. Durante l’udienza, il suo avvocato ha sollevato interrogativi riguardo all’assenza di prove video, chiedendo se i filmati delle telecamere di sicurezza che avrebbero potuto documentare l’incidente fossero stati esaminati. L’agente della polizia presente ha confermato che tali registrazioni non erano in possesso delle autoritĆ  e non erano state analizzate, sollevando ulteriori dubbi sulla gestione della situazione.

Contesto della flottiglia Sumud

La flottiglia Sumud, alla quale partecipava Seruya, ha l’obiettivo di portare aiuti umanitari a Gaza, un territorio soggetto a un blocco prolungato. Le operazioni di questo tipo spesso attirano l’attenzione dei media e delle autoritĆ , dato il contesto politico delicato e le tensioni esistenti nella regione. La partecipazione di attivisti internazionali a queste missioni ha portato a scontri con le forze israeliane, che giustificano le loro azioni come necessarie per mantenere la sicurezza.

Le implicazioni legali e politiche

L’arresto di Seruya e le accuse contro di lei hanno suscitato un acceso dibattito sia in Spagna che a livello internazionale. Le organizzazioni per i diritti umani stanno monitorando il caso, evidenziando le possibili violazioni dei diritti degli attivisti coinvolti in missioni umanitarie. La situazione di Seruya potrebbe avere ripercussioni significative sul modo in cui vengono gestite le operazioni di aiuto a Gaza e sulle relazioni tra Israele e i paesi europei, in particolare quelli che supportano le iniziative di solidarietĆ  con la popolazione gazza.

Con la proroga della detenzione, il caso di RaĆ­s Rigo Seruya rimane sotto i riflettori, mentre le autoritĆ  continuano a indagare sulle circostanze dell’incidente. La questione solleva interrogativi non solo sulle pratiche di arresto e detenzione in Israele, ma anche sul ruolo degli attivisti internazionali in contesti di conflitto.

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