Sané coinvolto in una rissa con tifosi all’Oktoberfest: “Sono stato provocato”

Lorenzo Di Bari

Ottobre 7, 2025

L’attaccante tedesco Leroy Sané, attualmente in forza al Galatasaray, ha recentemente vissuto un episodio controverso durante la sua visita all’Oktoberfest di Monaco di Baviera. L’evento, che si è tenuto il 7 ottobre 2025, ha visto il calciatore protagonista di una rissa scatenata da alcuni tifosi che lo hanno provocato.

Il contesto dell’incidente

Sané, che ha lasciato il Bayern Monaco per trasferirsi in Turchia la scorsa estate, ha deciso di tornare nella sua città natale per partecipare al famoso festival. Tuttavia, l’atmosfera festosa è rapidamente degenerata quando un gruppo di sostenitori ha iniziato a rivolgergli insulti. Secondo quanto riportato dalla Bild, il giocatore ha raccontato che le provocazioni sono durate a lungo, portandolo a reagire in modo impulsivo.

La dinamica della rissa

Il calciatore ha spiegato che, dopo aver subito incessanti provocazioni, ha deciso di rispondere a tono. La situazione è rapidamente degenerata, con spintoni e una vera e propria rissa che ha coinvolto diverse persone. Il personale di sicurezza del festival è stato costretto a intervenire per sedare gli animi e ripristinare l’ordine. Questo episodio ha suscitato scalpore, non solo per la presenza di un calciatore di alto profilo, ma anche per la violenza che è emersa in un contesto di festa.

Le parole di Leroy Sané

Dopo l’incidente, Leroy Sané ha espresso il suo rammarico per la reazione avuta. Ha dichiarato: “Avrei dovuto rimanere più calmo e non reagire alle provocazioni. Ne sono consapevole e mi sarà sicuramente d’insegnamento per il futuro”. Queste parole evidenziano una riflessione personale sul comportamento tenuto e sull’importanza di gestire le emozioni, soprattutto in situazioni pubbliche.

L’episodio ha messo in luce non solo la pressione che i calciatori affrontano al di fuori del campo, ma anche il potere delle reazioni impulsive in situazioni di provocazione. La vicenda di Sané all’Oktoberfest rappresenta un monito per molti atleti, che devono affrontare la notorietà e le conseguenze delle loro azioni in pubblico.

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