Centinaia di manifestanti si sono riuniti il 7 ottobre 2025 davanti alle residenze di alcuni ministri e parlamentari israeliani, esprimendo la loro richiesta di un accordo che porti alla liberazione degli ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza. Questo evento si è svolto in concomitanza con le cerimonie commemorative per le vittime dell’attacco del 7 ottobre 2023, un giorno che ha segnato profondamente la storia recente della regione.
Le cerimonie commemorative in Israele
Israele sta commemorando le vittime dell’attacco del 7 ottobre 2023 con una serie di eventi che si svolgono in diverse città . La giornata è iniziata a Kfar Aza, come riportato dal Times of Israel. Alle 11 ora locale, corrispondenti alle 10 in Italia, è iniziata una cerimonia proprio nel luogo in cui due anni fa si verificò la strage durante il Nova festival. Nel pomeriggio, alle 18, si svolgerà una commemorazione nel kibbutz Nir Oz, mentre a Tel Aviv è prevista una cerimonia alle 21.30. Questi eventi rappresentano un momento di riflessione e di unione per la popolazione israeliana, che si riunisce per onorare la memoria di coloro che hanno perso la vita in quel tragico attacco.
Le manifestazioni per la liberazione degli ostaggi
Nel contesto delle cerimonie commemorative, centinaia di manifestanti hanno preso parte a proteste davanti alle residenze di figure politiche come Miri Regev, Gideon Sa’ar, Yuli Edelstein e Ariel Kallner. Questi cittadini chiedono un accordo che porti alla liberazione degli ostaggi, un tema di grande rilevanza dopo che la Striscia di Gaza è caduta sotto il controllo di Hamas nel 2007. Le manifestazioni si sono diffuse anche in altre aree del Paese, evidenziando la crescente frustrazione della popolazione nei confronti della situazione attuale e delle operazioni militari israeliane avviate in risposta all’attacco del 7 ottobre 2023.
Attacco a Netiv HaAsara
Nella mattinata del 7 ottobre 2025, un razzo è stato lanciato dalla Striscia di Gaza verso Netiv HaAsara, nel sud di Israele. Le sirene dell’allerta antiaerea sono tornate a suonare, segnalando un nuovo episodio di tensione nella regione. Secondo quanto riportato dal Times of Israel, le forze militari israeliane hanno confermato l’accaduto, ma fortunatamente non si registrano feriti. I media israeliani ricordano che Netiv HaAsara era già stata colpita durante l’attacco del 2023, sottolineando la persistenza della violenza e delle minacce in questa area.
Le manifestazioni e le cerimonie odierne riflettono un momento cruciale per Israele, segnato da un desiderio di pace e dalla necessità di affrontare le sfide attuali. La situazione rimane complessa, ma la popolazione continua a far sentire la propria voce, chiedendo risposte e azioni concrete da parte dei loro rappresentanti.