Il 7 ottobre 2025, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha rilasciato una dichiarazione in occasione del secondo anniversario del tragico attacco di Hamas, che ha colpito migliaia di civili israeliani, tra cui donne e bambini. La premier ha descritto l’evento come uno dei momenti più bui della storia, sottolineando l’importanza di ricordare le vittime innocenti e la necessità di liberare gli ostaggi ancora in mano ai terroristi.
La commemorazione del massacro
In un messaggio carico di emozione, Giorgia Meloni ha affermato: “Sono trascorsi due anni dall’ignominia del massacro compiuto dai terroristi di Hamas contro migliaia di civili inermi e innocenti israeliani”. La premier ha voluto esprimere la sua vicinanza ai familiari delle vittime, evidenziando l’urgente necessità di liberare gli ostaggi, che da due anni vivono in condizioni di prigionia e sofferenza.
La premier ha messo in evidenza come la violenza di Hamas abbia generato una crisi senza precedenti in Medio Oriente, affermando che la reazione militare di Israele sia andata oltre ogni principio di proporzionalità, causando un numero elevato di vittime tra la popolazione civile di Gaza. Queste parole rispecchiano la preoccupazione del governo italiano per la situazione attuale e il desiderio di trovare una soluzione pacifica al conflitto.
Il piano di pace e la speranza per il futuro
Nel suo intervento, Giorgia Meloni ha anche accennato a una possibile via d’uscita dal conflitto. Ha sottolineato che, in questo momento, esiste la concreta possibilità di porre fine alle ostilità. Ha citato il piano di pace presentato dall’ex presidente Donald Trump, il quale ha ricevuto il sostegno non solo delle nazioni europee, ma anche di diversi paesi arabi e islamici. La premier ha esortato a non sprecare questa opportunità, che potrebbe portare a una cessazione permanente delle ostilità e al ritorno a casa degli ostaggi.
Meloni ha concluso il suo intervento sottolineando il dovere di tutti di impegnarsi affinché questa occasione, fragile ma preziosa, possa avere successo. Ha ribadito che l’Italia non ha mai fatto mancare il proprio contributo in questa direzione e continuerà a svolgere un ruolo attivo nel promuovere la pace e la sicurezza in Medio Oriente.
Le parole della premier rappresentano un appello alla comunità internazionale per unire gli sforzi nella ricerca di una soluzione duratura e giusta per tutti i popoli coinvolti nel conflitto.