Il XXII Congresso Nazionale dell’Associazione Luca Coscioni, svoltosi il 6 ottobre 2025 a Orvieto, ha visto la conferma delle cariche dirigenziali e ha lanciato cinque sfide cruciali alla politica italiana. I leader dell’associazione, Mina Welby, Michele De Luca e Marco Gentili, insieme alla Segretaria Nazionale Filomena Gallo e al Tesoriere Marco Cappato, hanno ribadito la loro determinazione a proseguire con azioni legali e disobbedienze civili, nonostante i divieti imposti dalla maggioranza.
Le sfide per il futuro
Durante il congresso, i partecipanti hanno discusso questioni fondamentali riguardanti la salute mentale, il diritto al fine vita e le libertà civili. Il documento finale, approvato quasi all’unanimità , ha delineato cinque priorità legislative e giudiziarie. Tra queste, l’intensificazione delle proposte di legge regionali “Liberi Subito“, per garantire procedure rapide a chi richiede l’accesso alla morte volontaria assistita. L’associazione ha anche annunciato il proseguimento delle iniziative per la legalizzazione dell’eutanasia e la piena applicazione della legge sul biotestamento.
Un’importante iniziativa è il Numero Bianco sul fine vita, attivo al numero 06 99313409, che offre supporto a chi cerca aiuto per porre fine alle proprie sofferenze. Inoltre, è stato sottolineato il sostegno a Soccorso Civile, una rete di volontari che fornisce informazioni e accompagnamento a chi si trova in difficoltà .
Diritti e discriminazioni
L’Associazione Luca Coscioni ha evidenziato anche la necessità di garantire l’accesso alla procreazione medicalmente assistita (PMA) per single e coppie dello stesso sesso, e di rimuovere le discriminazioni riguardanti i bambini nati da eterologa. È prevista una regolamentazione per la gestazione per altri (GPA) solidale. Sul fronte dell’aborto e della contraccezione, è stata rilanciata la campagna “Aborto senza ricovero“, con l’obiettivo di permettere l’autosomministrazione domiciliare del misoprostolo e la deospedalizzazione della procedura farmacologica.
In aggiunta, si prevede di avviare azioni legali per eliminare le barriere architettoniche e riconoscere il ruolo dei caregiver, nonché digitalizzare le pratiche per l’accesso ai benefici. Nuove campagne mirano a garantire assistenza sessuale e a facilitare i viaggi aerei per le persone con gravi disabilità , consentendo loro di rimanere sulla propria carrozzina.
Riforme e ascolto delle esigenze
L’associazione ha anche chiesto un potenziamento dei Centri di Salute Mentale (CSM), con l’attivazione di almeno un centro H24 in ogni distretto, e un approccio personalizzato nella presa in carico dei pazienti. È stata sottolineata l’importanza di un’inclusione sociale che favorisca l’accesso al lavoro e alla casa. Inoltre, i rappresentanti hanno richiesto un modello di accoglienza non ospedaliera e l’adozione di approcci innovativi come il Dialogo Aperto.
Infine, è stata ribadita l’importanza di continuare la campagna contro le liste d’attesa, offrendo ai cittadini la possibilità di attivare un “percorso di tutela” nel caso in cui le prestazioni non vengano garantite nei tempi previsti dalla legge. Gallo e Cappato hanno concluso sottolineando che il congresso rappresenta un punto di arrivo e ripartenza, esprimendo la necessità di riforme concrete che rispettino i diritti già riconosciuti.