Il calendario per l’accensione dei riscaldamenti in Italia si differenzia a seconda delle zone climatiche. Nel 2025, le città settentrionali come Milano, Torino e Venezia possono iniziare a riscaldare gli ambienti dal 1 novembre, mentre nel Centro Italia, le date per Roma e Firenze sono fissate al 1 novembre. Le regioni meridionali, invece, potranno attivare i riscaldamenti tra il 15 novembre e il 1 dicembre.
Con l’arrivo dell’autunno, il clima fresco ha sollevato la consueta domanda: quando è possibile accendere i riscaldamenti?
La data fondamentale da tenere a mente è il 15 ottobre. Da quel momento, fino al 15 aprile, gran parte del Nord Italia non alpino e delle zone appenniniche può accendere le caldaie per un massimo di 14 ore al giorno. La normativa di riferimento è il DPR 74/2013, che definisce un cronoprogramma variabile in base alla zona climatica di appartenenza, suddivisa in sei categorie. In alcune circostanze particolari, come nel caso di ospedali, asili nido o piscine, è possibile derogare a queste regole.
Per quanto concerne gli edifici residenziali e i condomini, i riscaldamenti possono essere attivati dalle 5 del mattino e spenti entro le 23, mantenendo una temperatura massima di 20 gradi centigradi, con una tolleranza di due gradi. È importante prestare attenzione ai regolamenti condominiali e alle eventuali ordinanze comunali che potrebbero influire sulle tempistiche.
Il cronoprogramma dei riscaldamenti
Per stabilire quando accendere i termosifoni, è necessario identificare la zona climatica del comune di residenza. Ecco le date generali per l’accensione dei riscaldamenti nel 2025:
Zona climatica A: dal 1 dicembre al 15 marzo, con un massimo di 6 ore giornaliere. Questa categoria include Lampedusa, Linosa e Porto Empedocle.
Zona climatica B: dal 1 dicembre al 31 marzo, per un massimo di 8 ore giornaliere. Comprende Reggio Calabria, Crotone, Trapani, Siracusa, Palermo, Messina, Catania e Agrigento.
Zona climatica C: dal 15 novembre al 31 marzo, per un massimo di 10 ore giornaliere. Le città in questa categoria sono Imperia, Latina, Benevento, Caserta, Napoli, Salerno, Bari, Lecce, Taranto, Brindisi, Catanzaro, Cosenza, Cagliari, Oristano, Sassari e Ragusa.
Zona climatica D: dal 1 novembre al 15 aprile, per un massimo di 12 ore giornaliere. Questa zona include Genova, La Spezia, Savona, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Pisa, Pistoia, Prato, Massa Carrara, Siena, Forlì, Ancona, Ascoli Piceno, Macerata, Pesaro, Roma, Viterbo, Terni, Avellino, Chieti, Pescara, Foggia, Isernia, Matera, Caltanissetta, Nuoro, Teramo e Vibo Valentia.
Zona climatica E: dal 15 ottobre al 15 aprile, con un massimo di 14 ore giornaliere. Qui rientrano Alessandria, Asti, Aosta, Biella, Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Novara, Padova, Pavia, Sondrio, Torino, Varese, Verbania, Vercelli, Bolzano, Gorizia, Pordenone, Bologna, Ferrara, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Rovigo, Treviso, Trieste, Udine, Verona, Vicenza, Venezia, Arezzo, Perugia, Rieti, Frosinone, L’Aquila, Campobasso, Potenza ed Enna.
Zona climatica F: nessuna limitazione di temperatura e orario. Questa categoria comprende Cuneo, Belluno e Trento.