Le temperature elevate che attanagliano la Cina stanno creando notevoli difficoltà ai tennisti impegnati nel Masters 1000 di Shanghai, un evento che si sta rivelando particolarmente problematico. I giocatori, tra cui nomi di spicco come Jannik Sinner e Novak Djokovic, hanno espresso il loro malcontento riguardo alle condizioni estreme che hanno caratterizzato il torneo fino ad oggi.
Il 6 ottobre 2025, Sinner ha dovuto ritirarsi dal suo incontro con l’olandese Tallon Griekspoor a causa di crampi, un episodio che ha messo in evidenza le sfide fisiche affrontate dai tennisti. Non è stato l’unico a risentire delle temperature insopportabili; anche Djokovic ha faticato a mantenere il controllo durante il suo match contro Hanfmann. Video circolati sui social media mostrano il campione serbo fermarsi per vomitare, un chiaro segno di come il caldo stia influenzando le prestazioni in campo.
Le reazioni dei tennisti al caldo estremo
Il caldo opprimente a Shanghai ha sollevato preoccupazioni tra i giocatori. Lorenzo Musetti, dopo aver vinto il suo incontro contro Darderi, ha commentato ironicamente le condizioni di gioco, sottolineando come l’umidità renda le maglie sempre più pesanti, affermando: “Giochi 40 minuti e sembra di aver fatto la doccia”. Musetti ha evidenziato l’importanza di essere preparati fisicamente per affrontare sfide di questo tipo.
Anche il giovane tennista Holger Rune ha espresso il suo disappunto, chiedendo retoricamente: “Volete che un giocatore muoia in campo?”. Queste affermazioni evidenziano la serietà della situazione e il bisogno di un intervento. Infatti, la WTA ha già preso provvedimenti in altre occasioni, come nel caso del match tra Mertens e Kudermetova a Wuhan, sospeso a causa del caldo estremo che aveva portato le temperature a 34 gradi.
Le norme attuali e le richieste di cambiamento
Attualmente, l’ATP non dispone di una regolamentazione specifica che consenta la sospensione dei match in condizioni climatiche avverse, a meno che non si tratti di tornei auto-regolamentati come l’Australian Open, che ha un protocollo per il caldo estremo. Questa mancanza di linee guida chiare ha portato a situazioni in cui i giocatori sono costretti a competere in condizioni potenzialmente pericolose.
Le lamentele sui campi di cemento di Shanghai stanno quindi sollevando interrogativi sulla sicurezza dei giocatori e sull’efficacia delle attuali norme. La comunità tennistica si aspetta un dialogo costruttivo per garantire che la salute degli atleti venga sempre al primo posto, specialmente in eventi di alto profilo come il Masters 1000. Con la crescente intensità del caldo, la speranza è che le autorità competenti prendano in considerazione misure adeguate per proteggere i tennisti da condizioni di gioco estreme.