Ferrarelle, società benefit, sostiene il ‘Premio Malaparte’ nel 2025

Lorenzo Di Bari

Ottobre 6, 2025

Nato nel 1983 grazie all’idea di Alberto Moravia e Graziella Lonardi Buontempo, il Premio Malaparte ha visto quest’anno il trionfo dello scrittore spagnolo Fernando Aramburu. L’evento, che si è svolto dal 3 al 5 ottobre 2025 sull’isola di Capri, ha rappresentato un’importante celebrazione della letteratura internazionale, con Ferrarelle Società Benefit che ha rinnovato il proprio sostegno come sponsor unico per il quattordicesimo anno consecutivo.

Un riconoscimento internazionale per Fernando Aramburu

L’edizione di quest’anno del Premio Malaparte ha avuto un significato particolare, essendo la prima volta che un autore spagnolo viene insignito di questo prestigioso riconoscimento. Fernando Aramburu, noto per il suo romanzo “Patria“, ha conquistato il cuore di milioni di lettori in tutto il mondo. La cerimonia di premiazione si è tenuta presso la Certosa di San Giacomo, un luogo emblematico dell’isola, dove la curatrice Gabriella Buontempo e la giuria, composta da nomi illustri come Leonardo Colombati e Emanuele Trevi, hanno ufficialmente annunciato il vincitore.

Durante la cerimonia, Aramburu ha condiviso la sua visione della scrittura, sottolineando l’importanza di utilizzare la letteratura come uno spazio per l’espressione della verità personale. “Ho giurato a me stesso, quando ero adolescente, di fare della scrittura un mezzo per esprimere una verità fragile e umile”, ha dichiarato lo scrittore, evidenziando come la sua vocazione letteraria sia profondamente radicata in un impegno verso l’autenticità.

Il valore di “Patria” e la carriera di Aramburu

Patria“, pubblicato nel 2016, è l’opera che ha catapultato Fernando Aramburu alla ribalta internazionale. Questo romanzo affronta le cicatrici lasciate dal terrorismo dell’Eta nei Paesi Baschi, trattando temi complessi con una sensibilità unica. Tradotto in oltre trenta lingue e insignito di numerosi premi, tra cui il Premio Nacional de Narrativa, “Patria” ha consolidato la reputazione di Aramburu come una delle voci più significative della narrativa europea contemporanea. La sua opera ha anche trovato una nuova vita attraverso l’adattamento televisivo prodotto da HBO nel 2020.

Oltre a “Patria“, Aramburu ha scritto altri lavori notevoli, come “I rondoni” (2021) e “Il bambino” (2024), nei quali continua a esplorare questioni universali come la memoria e l’identità. Il Premio Malaparte rappresenta un ulteriore riconoscimento per un autore che ha saputo affrontare con lucidità i temi della riconciliazione e della complessità umana.

Il significato culturale del Premio Malaparte

Michele Pontecorvo Ricciardi, presidente della Fondazione Ferrarelle e del Fai Campania, ha parlato del Premio Malaparte come dell’essenza culturale di Capri, un luogo che rappresenta un crocevia di tradizioni e sensibilità diverse. “Grazie al supporto di Ferrarelle, questa iniziativa va oltre la letteratura, poiché promuovere la cultura significa anche proteggere l’identità dell’isola”, ha affermato Pontecorvo Ricciardi, sottolineando la responsabilità di valorizzare la letteratura e il patrimonio culturale di Capri di fronte a un turismo sempre più invasivo.

La cerimonia di premiazione, tenutasi nella storica Certosa di San Giacomo, ha ulteriormente rafforzato il legame tra la letteratura e l’identità culturale di Capri. Questo luogo, che da secoli è testimone di silenzio e bellezza, accoglie ogni anno il Premio Malaparte, sottolineando l’importanza di un dialogo tra letteratura, paesaggio e patrimonio storico. La scelta della Certosa non è solo una tradizione, ma un modo per proiettare Capri nel panorama culturale internazionale, evidenziando il suo ruolo come custode di una ricca eredità culturale.

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