Ex Ilva: il 16 ottobre si fermano tutti i siti, sindacati in protesta contro il governo

Marianna Ritini

Ottobre 6, 2025

I segretari generali di Fim, Fiom e Uilm hanno espresso il loro disappunto per aver appreso tramite la stampa i dettagli delle offerte per l’acquisto dell’ex Ilva. Ferdinando Uliano, Michele De Palma e Rocco Palombella hanno annunciato una mobilitazione e uno sciopero in tutti gli stabilimenti dell’ex Ilva, programmati per il 16 ottobre 2025. La notizia è stata diffusa il 6 ottobre 2025 alle 12:51, evidenziando la crescente preoccupazione per il futuro dell’azienda.

Le offerte e le preoccupazioni dei sindacati

I sindacati hanno condannato in modo deciso il fatto di non essere stati informati direttamente delle proposte ricevute, in particolare quella di Bedrock Industries, che prevede un’occupazione limitata a 2000 posti a Taranto e poco più di 1000 negli altri stabilimenti. I rappresentanti dei lavoratori hanno sottolineato l’inaccettabilità del silenzio da parte di Palazzo Chigi, il quale non ha convocato un incontro nonostante le ripetute richieste. Questo comportamento ha suscitato un forte malcontento tra i lavoratori, che si sentono trascurati e privati di un dialogo costruttivo.

Le azioni di mobilitazione e le richieste al governo

In risposta alla situazione attuale, i sindacati hanno avviato una serie di assemblee nei diversi siti del gruppo, culminando con lo sciopero del 16 ottobre. Hanno chiesto al governo di prendere una posizione chiara e di assumere la guida della ex Ilva, proponendo un intervento pubblico decisivo per guidare la transizione e il rilancio di un’azienda che si trova in una condizione critica. Le scelte unilaterali del governo riguardanti la gestione della cassa integrazione guadagni straordinaria (CIGS) hanno ulteriormente incrinato le relazioni tra le parti, rendendo necessaria una risposta forte da parte dei lavoratori.

Il futuro dell’ex Ilva e le prospettive occupazionali

La situazione dell’ex Ilva rimane complessa e incerta. Le proposte di acquisto, come quella di Bedrock Industries, destano preoccupazione non solo per il numero ridotto di posti di lavoro previsti, ma anche per il futuro dell’industria siderurgica in Italia. I rappresentanti sindacali hanno messo in evidenza l’importanza di un intervento pubblico che possa garantire non solo la salvaguardia dei posti di lavoro, ma anche un rilancio dell’azienda attraverso investimenti e innovazioni. La mobilitazione del 16 ottobre rappresenta quindi un momento cruciale per i lavoratori e per il futuro dell’ex Ilva, in attesa di risposte concrete da parte delle istituzioni.

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