Il 6 ottobre 2025, le autorità europee di vigilanza finanziaria, ovvero l’ESMA, l’EBA e l’EIOPA, hanno lanciato un’importante campagna informativa dedicata agli investimenti in cripto-attività . Attraverso un avviso congiunto, una scheda informativa, un podcast e un video, queste istituzioni hanno voluto avvisare i risparmiatori sui rischi connessi all’acquisto di criptovalute e stablecoin, sottolineando la necessità di un approccio prudente in un settore caratterizzato da scarse tutele legali.
Rischi associati alle cripto-attivitÃ
Le autorità hanno messo in evidenza che investire in cripto-attività comporta rischi elevati, specialmente in un contesto in cui le protezioni legali sono limitate. L’ESMA, l’EBA e l’EIOPA hanno esortato i risparmiatori di tutti i Paesi dell’Unione Europea a prestare attenzione, dato l’aumento dell’interesse pubblico verso questo tipo di investimenti, spesso alimentato da campagne pubblicitarie aggressive sui social media. La campagna ha come obiettivo principale quello di promuovere decisioni d’investimento più consapevoli, contrastando il rischio di truffe e perdite finanziarie.
Invito alla cautela
Le autorità hanno riconosciuto il potenziale delle cripto-attività di migliorare la competitività e l’efficienza dei mercati. Tuttavia, con l’aumento dell’interesse da parte del pubblico, hanno ritenuto necessario un invito alla cautela. L’avviso congiunto, supportato dalla Consob, evidenzia che solo una parte delle cripto-attività disponibili sul mercato è coperta dalla nuova normativa europea, il MiCAR, che entrerà in vigore a dicembre 2024. Pertanto, le informazioni disponibili per i risparmiatori su questi prodotti possono risultare insufficienti, e in caso di perdite, le tutele previste dalla normativa europea sono meno ampie rispetto a quelle per gli investimenti tradizionali.
Il ruolo del MiCAR
Quando un risparmiatore si trova di fronte a un’offerta di cripto-attività , è fondamentale che comprenda se l’offerta rientra nell’ambito del MiCAR. Le autorità suggeriscono di porsi tre domande cruciali: si è consapevoli dei rischi associati all’investimento? Gli operatori coinvolti sono autorizzati a fornire servizi per le cripto-attività nei Paesi dell’UE? I dispositivi utilizzati per l’acquisto e la gestione delle cripto-attività sono sicuri? Le tre autorità concludono sottolineando che la protezione dei risparmiatori in caso di perdite è limitata rispetto a quella prevista per i prodotti finanziari tradizionali, non essendo previsti sistemi di indennizzo.