Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha firmato un ordine esecutivo il 5 ottobre 2025 per l’invio di 300 membri della Guardia Nazionale a Chicago. Questa decisione è stata presa in risposta a crescenti tensioni legate a raid anti-immigrazione, dopo che le forze del Dipartimento per la Sicurezza Interna (DHS) hanno aperto il fuoco su un’automobilista armata che aveva speronato un loro veicolo, ferendola. Chicago diventa così la quinta città democratica a vedere il dispiegamento della Guardia Nazionale.
Il dispiegamento della Guardia Nazionale a Chicago
L’ordine esecutivo di Trump, annunciato dalla portavoce Abigail Jackson, sottolinea l’intento del presidente di proteggere agenti e proprietà federali a Chicago, Illinois. Jackson ha affermato che il presidente non intende ignorare l’illegalità che affligge le città americane. Questa misura, tuttavia, ha suscitato forti critiche, in particolare da parte del senatore democratico dell’Illinois, Dick Durbin, il quale ha definito l’azione “ingiustificata”. Durbin ha sostenuto che il presidente non sta cercando di combattere la criminalità , ma piuttosto di diffondere la paura tra la popolazione.
Il blocco del dispiegamento a Portland
In un altro sviluppo significativo, un giudice federale ha bloccato un ordine simile per il dispiegamento della Guardia Nazionale a Portland, in Oregon. La giudice Karin J. Immergut ha stabilito che le proteste contro le misure anti-immigrazione in corso da mesi nella città non rappresentano un “pericolo di ribellione”. Di conseguenza, i funzionari federali non possono schierare la Guardia Nazionale a Portland, almeno fino al 18 ottobre, quando scadrà l’ordinanza.
La governatrice dell’Oregon, Tina Kotek, ha accolto con favore la decisione del tribunale, sottolineando che non esiste alcuna insurrezione o minaccia alla sicurezza nazionale che giustifichi l’invio di truppe militari. Kotek ha esortato i cittadini a non cedere alla violenza o al vandalismo e ha ribadito l’opposizione della popolazione dell’Oregon a un intervento militare federale.
Le minacce di Trump verso altre cittÃ
Oltre a Chicago e Portland, il presidente Trump ha minacciato di inviare truppe anche a New York e Baltimora. Queste dichiarazioni hanno alimentato ulteriormente il dibattito sulla gestione della sicurezza nelle città americane e sul ruolo delle forze federali nel mantenere l’ordine pubblico. La situazione rimane tesa, con un panorama politico che si fa sempre più complicato e polarizzato.