Richard Gere ospite a Che tempo che fa: “Trump è strano ma astuto”

Franco Fogli

Ottobre 5, 2025

Richard Gere ha rilasciato dichiarazioni incisive riguardo al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, durante la trasmissione “Che tempo che fa”, andata in onda il 5 ottobre 2025. Il noto attore ha descritto Trump come “strano ma furbo”, evidenziando come il presidente riesca a sfruttare le paure e le debolezze della popolazione.

Il clima di incertezza globale

Nel corso della puntata, condotta da Fabio Fazio, Gere ha sottolineato il clima di incertezza che attanaglia non solo gli Stati Uniti, ma il mondo intero. “Viviamo un momento estremamente oscuro”, ha affermato l’attore, aggiungendo che Trump è una figura “decisamente sui generis” e che nessuno sembra comprendere appieno le sue vere intenzioni.

Le abilità manipolative di Trump

Gere ha messo in luce il modo in cui Trump sia riuscito a farsi rieleggere due volte, un fatto che ha definito “abbastanza strano”. Secondo l’attore, il presidente possiede una notevole abilità nel manipolare le emozioni della gente, sapendo esattamente dove si annidano le loro paure e debolezze. “Questo è un fenomeno che si osserva in tutte le forme di fascismo”, ha commentato Gere, indicando come Trump abbia agito rapidamente per apportare tagli significativi a programmi di sostegno essenziali.

Le conseguenze delle scelte politiche

Il 5 ottobre, Gere ha continuato a discutere delle conseguenze delle scelte politiche di Trump, citando i tagli ai fondi destinati all’istruzione, alla sanità e all’assistenza di base. “Nei giorni immediatamente successivi alla sua elezione, ha fatto dei tagli su denaro che andava nell’istruzione, in Africa, in medicina”, ha dichiarato.

Il programma di sostegno interrotto

L’attore ha ricordato un programma di sostegno che era stato avviato dal presidente precedente, il quale aveva contribuito a salvare tra i 10 e i 20 milioni di vite. “Trump ha deciso di non sovvenzionarlo più, così come ha interrotto i fondi per le mense dei bambini negli Stati Uniti“, ha sottolineato Gere, esprimendo la sua incredulità per il fatto che tali decisioni possano avvenire in un Paese che ha sempre vantato programmi di aiuto.

Il futuro della democrazia

Gere ha concluso il suo intervento lamentando il progressivo indebolimento della democrazia e della gentilezza nella società, ponendo interrogativi sul futuro degli Stati Uniti e sul destino dei loro valori fondamentali.

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