Firenze ospita la conclusione della settima edizione del Festival nazionale dell’Economia civile

Marianna Ritini

Ottobre 5, 2025

Si è conclusa il 5 ottobre 2025, presso il Palazzo Vecchio di Firenze, la settima edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile. L’evento ha avuto come tema centrale l’importanza della partecipazione democratica, culminando in un panel dal titolo “Democrazia è partecipazione”, durante il quale sono stati premiati giovani e organizzazioni giovanili che si sono distinte per il loro impegno nel settore.

L’incontro è stato caratterizzato dall’intervento di Leonardo Becchetti, co-fondatore di NeXt Economia, il quale ha sottolineato che il festival rappresenta un movimento e non un semplice evento. Becchetti ha affermato che l’iniziativa mira a promuovere una serie di percorsi che spaziano dal consumo responsabile al lavoro sull’amministrazione condivisa, coinvolgendo anche le aree interne del Paese. “È fondamentale che la sensibilità dimostrata in questi giorni si traduca in un impegno quotidiano”, ha dichiarato, evidenziando l’importanza di un’azione continua per il bene comune.

Il ruolo della democrazia partecipata

Durante il festival, Augusto dell’Erba, presidente di Federcasse–Bcc, ha affrontato il tema della democrazia partecipata, sottolineando la sua rilevanza nel contesto attuale. “Registriamo risultati importanti ogni volta che ci incontriamo”, ha detto, aggiungendo che la democrazia è messa a dura prova in molte nazioni. Ha evidenziato come l’economia civile e il festival stesso possano contribuire a far comprendere che esiste un’economia capace di generare un beneficio collettivo, oltre alla beneficenza e alla filantropia.

Riflessioni sull’economia civile

Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative, ha descritto il festival come un’importante opportunità di riflessione per il Paese e per le forze attive nell’economia civile e sociale. Gardini ha messo in evidenza come le imprese debbano mettere al centro il sviluppo dei territori e delle persone, allontanandosi dalla logica della mera remunerazione degli utili. Ha anche sottolineato la necessità di contrastare l’astensione e la non partecipazione, considerandole una minaccia per la democrazia. “Partecipare è una scelta economica, politica e sociale fondamentale”, ha concluso.

Il festival ha rappresentato un momento cruciale per promuovere la partecipazione attiva dei cittadini e per riflettere sull’importanza di costruire una società più inclusiva e responsabile. Con l’impegno di giovani e organizzazioni, si spera di dare vita a un movimento che continui a crescere e a influenzare positivamente il tessuto sociale ed economico del Paese.

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