Il XXII Congresso dell’Associazione Luca Coscioni si svolge a Orvieto dal 5 ottobre 2025, portando alla ribalta questioni cruciali legate al diritto all’eutanasia e alle discriminazioni derivanti dalle normative attuali. L’evento, che si concentra sull’eredità di Luca Coscioni e Laura Santi, riporta in primo piano l’appello a non arrendersi nella lotta per i diritti fondamentali delle persone malate.
Il contesto legislativo attuale
L’Associazione Luca Coscioni ha evidenziato come il requisito del trattamento di sostegno vitale, stabilito dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 242/2019, continui a generare gravi discriminazioni. Questo aspetto ha portato a otto interventi della Corte Costituzionale, sei procedimenti penali e ha coinvolto circa 40 volontari dell’associazione Soccorso Civile, fondata da Marco Cappato. Questi volontari hanno scelto di autodenunciarsi dopo aver assistito persone malate in Svizzera per accedere al suicidio assistito. Tra i casi emblematici c’è quello di Paola, un’anziana di 89 anni affetta da parkinsonismo avanzato, che, pur essendo lucida e in grado di autodeterminarsi, non riceveva trattamenti di sostegno vitale e, pertanto, non poteva esercitare il suo diritto in Italia. Nel 2023, è stata accompagnata in Svizzera da Felicetta Maltese, Virginia Fiume e Marco Cappato. Recentemente, il Gip di Bologna ha sollevato la questione di legittimità dell’articolo 580 del codice penale, definendolo “irragionevole”.
Le dichiarazioni dei rappresentanti dell’associazione
Filomena Gallo, rappresentante dell’Associazione Luca Coscioni, ha commentato la situazione attuale, sottolineando che il sostegno vitale è diventato un ostacolo ingiustificato che discrimina i malati e provoca procedimenti penali contro coloro che si dedicano ad aiutare chi soffre. Gallo ha affermato che non è più possibile negare diritti riconosciuti dalla Corte Costituzionale.
Marco Cappato, invece, ha espresso preoccupazione riguardo al disegno di legge attualmente in discussione in Parlamento, affermando che la proposta in esame potrebbe peggiorare la situazione, restringendo i diritti e escludendo il Servizio Sanitario Nazionale. Cappato ha portato esempi concreti di persone come Laura Santi e Gloria in Veneto, che, se la legge fosse approvata, rimarrebbero escluse da qualsiasi forma di assistenza. Per questo motivo, Cappato ha chiesto un’approvazione della proposta di iniziativa popolare per l’eutanasia legale, che rispetti le sentenze della Consulta, riduca i tempi a un massimo di 30 giorni e riconosca a tutte le persone il diritto di scegliere fino alla fine.
Il congresso e le strategie future
Il Congresso dell’Associazione Luca Coscioni non è solo un momento di riflessione, ma anche un’occasione per rilanciare le strategie future. Il tema centrale, “Non rassegnatevi mai”, rappresenta un forte richiamo all’azione per tutti i partecipanti. Durante l’evento, i membri dell’associazione discutono delle prossime mosse da intraprendere per garantire il rispetto dei diritti fondamentali delle persone malate e per promuovere una legislazione che risponda alle esigenze di chi vive situazioni di sofferenza.
Il congresso offre uno spazio di confronto e dibattito, permettendo di raccogliere idee e proposte per un futuro in cui il diritto di scelta sia garantito a tutti. La partecipazione attiva e la mobilitazione dei volontari sono elementi chiave per il successo dell’iniziativa. L’Associazione Luca Coscioni continua a lavorare per sensibilizzare l’opinione pubblica e il legislatore, affinché si possa finalmente arrivare a una legislazione che rispetti la dignità e i diritti delle persone in condizioni di malattia terminale.