Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha denunciato un attacco aereo che ha colpito una stazione ferroviaria nella regione di Sumy, precisamente a Shostka. In un post pubblicato su X, Zelensky ha descritto l’evento come un “attacco feroce” da parte di un drone russo. Secondo le informazioni rilasciate, i servizi di emergenza sono stati immediatamente attivati per soccorrere le persone coinvolte. Il presidente ha comunicato che, al momento, il bilancio delle vittime è provvisorio e si parla già di almeno 30 persone decedute.
Denuncia di Zelensky
Il presidente Zelensky ha evidenziato che i russi non potevano non essere consapevoli di colpire un obiettivo civile. Ha sottolineato che “ogni giorno la Russia si porta via vite umane“, esprimendo la necessità di una risposta ferma per fermare questa aggressione. Ha anche fatto riferimento alle recenti dichiarazioni di sostegno provenienti dall’Europa e dagli Stati Uniti, esortando a trasformare le parole in azioni concrete. “Parole al vento non bastano più”, ha affermato, chiedendo un intervento decisivo.
Al momento dell’attacco, nella stazione ferroviaria si trovavano sia dipendenti di Ukrzaliznytsia, le ferrovie ucraine, sia passeggeri. Il governatore di Sumy, Oleh Hryhorov, ha confermato che il treno attaccato era in servizio sulla tratta tra Shostka e Kiev. Le immagini diffuse sui social media mostrano almeno una carrozza del treno avvolta dalle fiamme. Anche Andriy Yermak, capo dell’ufficio del presidente, ha denunciato l’attacco, definendolo un atto di “ordinario terrore” contro i civili.
Attacchi a Dnipro e Kharkiv
Nella stessa notte, Mosca ha lanciato una serie di attacchi con droni nei pressi di Dnipro e Kharkiv, continuando così la sua offensiva contro l’Ucraina. Le autorità ucraine hanno segnalato che la situazione è in continua evoluzione e che le forze di emergenza stanno lavorando per garantire la sicurezza dei cittadini.
Incendio alla raffineria di San Pietroburgo
In Russia, un attacco ucraino ha colpito una delle più grandi raffinerie del paese, situata nei pressi di San Pietroburgo, provocando un incendio significativo. Il governatore della regione, Alexander Drozdenko, ha confermato che l’incendio nella zona industriale di Kirishi è stato spento, ma non prima che causasse danni considerevoli. Drozdenko ha aggiunto che le difese aeree russe sono riuscite ad abbattere sette droni durante l’attacco.
Questo è il secondo attacco contro la raffineria in poche settimane. Kirishi, che si trova a circa 800 chilometri dal confine ucraino, ospita l’impianto di Kirishinefteorgsintez, noto anche come Kinef, di proprietà della compagnia Surgutneftegas, legata al Cremlino. Questa raffineria ha una capacità di lavorazione di circa 20 milioni di tonnellate di petrolio all’anno, rendendola una delle più importanti della Russia. Le autorità russe hanno anche riferito di attacchi nella regione meridionale di Voronezh, segnando un’escalation delle tensioni tra i due paesi.