Il ministro degli Affari esteri, Antonio Tajani, ha recentemente manifestato l’intenzione dell’Italia di partecipare attivamente alla ricostruzione dello Stato palestinese. Questa dichiarazione è avvenuta il 4 ottobre 2025 durante il settimo Festival dell’economia civile che si sta svolgendo a Firenze. Tajani ha risposto alla richiesta del Patriarca latino di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa, che nella giornata precedente aveva partecipato a un incontro virtuale con il Forum Nazionale dell’Economia Civile (FNEC).
La richiesta del Patriarca di Gerusalemme
Pierbattista Pizzaballa ha sottolineato l’importanza di sviluppare reti di economia civile per favorire la pace e il progresso in Palestina una volta terminato il conflitto. Il Patriarca ha evidenziato la necessità di un intervento strutturato per sostenere la comunità locale, in particolare la comunità cristiana che ha subito attacchi durante la guerra. Tajani ha ribadito l’impegno dell’Italia a contribuire a questa causa, affermando che ci sarà presto una conferenza in Egitto dedicata alla ricostruzione, dove l’Italia porterà il proprio contributo.
Il ruolo della Chiesa e delle cooperative
Durante il suo intervento, il ministro ha messo in risalto il ruolo cruciale della Chiesa nella regione e l’importanza della comunità cristiana come elemento di stabilità . Tajani ha dichiarato che la Chiesa è presente in tutta l’area e ha condannato gli attacchi ai cristiani sia a Gaza che in Cisgiordania. Ha proposto di coinvolgere i cristiani nel processo di costruzione di reti di economia sociale, sottolineando come essi possano contribuire alla pace e alla stabilità .
Il Festival Nazionale dell’Economia Civile ha presentato iniziative focalizzate sulla pace, promuovendo un approccio dal basso per creare reti sociali ed economiche. Secondo Tajani, il modello di economia civile è virtuoso, poiché mira a garantire una crescita inclusiva, a beneficio di tutti, piuttosto che di pochi privilegiati. Ha evidenziato il contributo delle cooperative, che giocano un ruolo significativo nel settore agroalimentare e nelle aree interne del paese, creando opportunità di benessere anche in contesti difficili.
La questione della tassazione degli extraprofitti
Rivolgendosi agli imprenditori del settore cooperativo, in particolare a quelli attivi nel segmento bancario, Tajani ha affrontato il dibattito sulla tassazione degli “extraprofitti“. Ha chiarito che non esiste una base giuridica per definire cosa si intenda per extraprofitti, invitando a una distinzione tra le diverse tipologie di banche. Ha spiegato che le grandi banche hanno un ruolo diverso rispetto alle banche di credito cooperativo e popolari, che servono principalmente a sostenere le piccole e medie imprese.
Il ministro ha sottolineato l’importanza di queste banche nel raccogliere risparmi e fornire prestiti, permettendo così alle imprese di pianificare e investire. Tajani ha avvertito che una tassazione indiscriminata potrebbe colpire negativamente le banche di prossimità , che sono fondamentali per il supporto alle comunità locali. Ha concluso affermando che è necessario sostenere ulteriormente il settore delle banche di prossimità , per garantire un futuro prospero alle piccole e medie imprese italiane.