Sciopero per Gaza, studenti del liceo di Agrigento sanzionati. Cgil: “Un’azione seria”

Lorenzo Di Bari

Ottobre 4, 2025

Il segretario generale della Flc Cgil Sicilia, Adriano Rizza, ha espresso forti critiche nei confronti della dirigente scolastica del liceo ‘Leonardo’ di Agrigento, Patrizia Pilato, in merito ai provvedimenti disciplinari adottati contro gli studenti che hanno partecipato allo sciopero globale del 3 ottobre 2025, in solidarietà con la popolazione di Gaza. Rizza ha descritto la decisione di punire gli studenti come un atto grave e anti-educativo, sottolineando che la scuola dovrebbe essere un luogo di sviluppo della coscienza critica, non di repressione.

Provvedimenti disciplinari contro gli studenti

Il 4 ottobre 2025, Rizza ha commentato le sanzioni imposte dalla dirigente scolastica, che ha obbligato gli studenti delle 25 classi coinvolte a presentarsi a scuola accompagnati dai genitori. Secondo Rizza, questa scelta rappresenta un grave errore e un’opportunità mancata per avviare un dibattito costruttivo su un tema di rilevante attualità. Ha affermato che reprimere e sanzionare un legittimo atto di partecipazione civile non è conforme al ruolo educativo che la scuola dovrebbe svolgere. La missione dell’istituzione scolastica è formare cittadini consapevoli e non sudditi passivi.

Rizza ha definito le misure adottate come “sproporzionate e umilianti”, aggiungendo che tali azioni mirano a creare un clima di intimidazione e a scoraggiare future forme di impegno civile tra i giovani. Ha espresso piena solidarietà a tutti gli studenti e alle loro famiglie, che si sono trovati ingiustamente colpiti da queste sanzioni. La Flc Cgil Sicilia ha annunciato la sua intenzione di valutare ogni possibile iniziativa sindacale e legale per tutelare i diritti degli studenti e delle studentesse.

Richiesta di dialogo e ritiro delle sanzioni

Rizza ha esortato la dirigente Patrizia Pilato a ritirare immediatamente le sanzioni e a dare avvio a un confronto serio con le rappresentanze della comunità scolastica. Ha ribadito che la scuola deve fungere da presidio di democrazia e pace, piuttosto che da luogo di repressione. L’atteggiamento della dirigente è stato considerato non solo inadeguato, ma anche controproducente per il clima educativo e sociale all’interno dell’istituto.

Il dibattito sull’educazione civica e sulla partecipazione attiva degli studenti è diventato sempre più rilevante nel contesto attuale. Le istituzioni scolastiche sono chiamate a promuovere un ambiente in cui gli studenti possano esprimere liberamente le proprie opinioni e partecipare a questioni sociali importanti, come la solidarietà verso le popolazioni in difficoltà. La Flc Cgil Sicilia continuerà a monitorare la situazione e a sostenere gli studenti in questo percorso di crescita e consapevolezza civica.

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