A Roma, il 4 ottobre 2025, è in programma una manifestazione di grande rilevanza per il supporto a Gaza. Gli organizzatori stimano la partecipazione di circa un milione di persone, creando così un evento di massa che attraverserà il cuore della Capitale. Le misure di sicurezza sono state potenziate in vista dell’evento, in considerazione dell’alta affluenza e della presenza di gruppi antagonisti.
La manifestazione “Stop genocidio”
La manifestazione, intitolata “Stop genocidio“, è promossa dalle comunità palestinesi e si prevede che parta da Porta San Paolo, per concludersi a Piazza di Porta San Giovanni. Il corteo, che inizierà alle 14:30, attraverserà diverse vie significative della città, tra cui viale della Piramide Cestia e piazza del Colosseo. La rete di sostenitori include associazioni, collettivi studenteschi come Cambiare Rotta e Osa, sindacati e vari gruppi della società civile. Anche l’ANPI ha confermato la propria adesione all’iniziativa.
Dispositivo di sicurezza e organizzazione del corteo
Il dispositivo di sicurezza predisposto per l’evento è imponente. Le autorità locali hanno messo in atto misure rigorose per garantire la sicurezza dei partecipanti, prevedendo anche la possibilità di disordini provocati da gruppi antagonisti. Le associazioni promotrici hanno fatto appello affinché ogni spezzone del corteo disponga di un proprio servizio d’ordine, per garantire una gestione autonoma e responsabile della manifestazione.
I promotori hanno sottolineato l’importanza di riempire la piazza di bandiere palestinesi, considerandole simbolo di unità e solidarietà. Hanno invitato i partecipanti a portare anche simboli delle varie realtà sindacali, politiche e sociali che hanno sostenuto il popolo palestinese negli ultimi anni, ma hanno chiesto che le bandiere palestinesi prevalgano per dare un messaggio chiaro di libertà e giustizia.
Il contesto della manifestazione
Questa manifestazione segue un periodo di intensa mobilitazione, culminato in un ampio sciopero generale il giorno precedente, il 3 ottobre 2025. La partecipazione massiccia a tale sciopero ha creato un clima di attesa e di solidarietà, contribuendo a rafforzare l’aspettativa di un corteo straordinario. Le comunità palestinesi, insieme ad altre organizzazioni, hanno lavorato per costruire un fronte unito, evidenziando la necessità di una risposta collettiva alle ingiustizie subite dal popolo palestinese.
L’evento di oggi rappresenta non solo un momento di protesta, ma anche un’opportunità per sensibilizzare l’opinione pubblica su una questione di grande rilevanza internazionale. La manifestazione si inserisce in un contesto più ampio di mobilitazione globale per la pace e la giustizia, richiamando l’attenzione su una crisi che continua a coinvolgere milioni di persone in tutto il mondo.
Il corteo di Roma, quindi, non è solo un evento locale, ma fa parte di una rete di manifestazioni che si stanno svolgendo in diverse città, contribuendo a dare voce a chi chiede un cambiamento e una risoluzione pacifica del conflitto.