La nave della ONG Humanity 1 sta navigando verso Porto Empedocle, dopo aver soccorso 41 migranti nel Canale di Sicilia. Tra i soccorsi, cinque persone, inclusa una madre con il suo bambino, sono state evacuate in elicottero a causa delle gravi condizioni di salute.
Tragico bilancio nel Mediterraneo
Il 4 ottobre 2025, si è registrato un tragico bilancio di nove morti nel Mediterraneo. Le informazioni provengono dai sopravvissuti che sono stati salvati dalla Humanity 1. Secondo quanto riportato, sette persone sono cadute in mare, mentre altre due sono decedute a bordo della nave. La maggior parte dei migranti salvati sono profughi di guerra provenienti dal Sudan.
Direzione verso Porto Empedocle
La nave si dirige verso Porto Empedocle, in Sicilia, dopo che le autorità italiane avevano inizialmente indicato Bari come porto di sbarco, a circa 1.000 chilometri di distanza. La ONG ha denunciato che questa assegnazione, considerando le condizioni meteorologiche avverse e la situazione sanitaria critica a bordo, rappresentava una violazione del diritto marittimo e una mancanza di umanità .
Condizioni del gommone soccorso
Il gommone soccorso sabato pomeriggio era sovraffollato e non idoneo alla navigazione, e si trovava nella zona di soccorso maltese a sud-est dell’isola di Lampedusa. Le persone a bordo erano in mare da almeno quattro giorni, senza mezzi di soccorso e con scorte alimentari insufficienti. Quando la Humanity 1 ha raggiunto l’imbarcazione, le condizioni erano estremamente pericolose, con onde alte fino a tre metri e forti venti. Molti dei migranti erano in stato di incoscienza al momento del soccorso e tutti presentavano segni di disidratazione e ipotermia. Una madre e un bambino avevano riportato gravi ustioni a causa di una miscela di benzina e acqua salata.
Evacuazione d’emergenza
Nel corso della notte, la situazione è degenerata, con una persona che ha necessitato di rianimazione, ma che è deceduta poco dopo. I tentativi di evacuazione d’emergenza in elicottero sono stati ostacolati dalle avverse condizioni meteorologiche. Solo al terzo tentativo, nelle prime ore del mattino, la guardia costiera italiana è riuscita a evacuare cinque persone, tra cui la madre e il bambino. Nonostante ciò, le autorità italiane non hanno consentito ai 34 sopravvissuti rimasti a bordo di sbarcare a Lampedusa, come previsto dalle normative internazionali. Solo dopo ripetute richieste da parte dell’equipaggio, il porto di Bari è stato sostituito con quello di Porto Empedocle, più accessibile per le necessità urgenti dei migranti.