Il Premio Malaparte assegnato allo scrittore spagnolo Fernando Aramburu

Franco Fogli

Ottobre 4, 2025

Gabriella Buontempo ha annunciato con entusiasmo l’apertura dell’edizione 2025 del Premio Malaparte, durante una conferenza stampa tenutasi a Capri il 4 ottobre 2025. La curatrice del premio ha sottolineato l’importanza di questo riconoscimento, che si arricchisce ogni anno grazie alla collaborazione con Ferrarelle Società Benefit e al supporto di numerosi amici che si uniscono per celebrare l’arte della scrittura. Buontempo ha evidenziato come la giuria si impegni a selezionare autori che incarnano i valori di Curzio Malaparte, capaci di trasmettere empatia e umanità attraverso le loro opere.

Il premio a Fernando Aramburu

Quest’anno, il Premio Malaparte è stato conferito allo scrittore spagnolo Fernando Aramburu, noto per i suoi romanzi e poesie tradotti in diverse lingue e considerato una delle voci più autorevoli della letteratura europea contemporanea. Gabriella Buontempo ha descritto Aramburu come un autore che riesce a toccare temi universali come la memoria, il dolore e la riconciliazione. La decisione di premiarlo rappresenta un passo significativo verso una dimensione internazionale per il Malaparte e conferma Capri come un importante crocevia culturale.

I romanzi di Aramburu, pubblicati in Italia da Guanda, sono stati lodati per la loro capacità di esplorare le dinamiche familiari e i legami umani. Tra le sue opere più celebri spiccano “Patria“, che ha ricevuto il Premio Strega Europeo, e “Il bambino“, un’opera che affronta il tema della perdita e del lutto. Buontempo ha sottolineato che la grandezza dei testi di Aramburu risiede nella profonda umanità dei personaggi, che riescono a comunicare direttamente con il lettore, rendendo la letteratura un mezzo per superare barriere culturali e geografiche.

Il ruolo di Capri nel premio

Durante l’incontro, è stato dedicato ampio spazio al ruolo di Capri, che fin dall’origine del Premio, voluto da Alberto Moravia e legato alla figura di Graziella Lonardo Buontempo, è stato concepito come un centro culturale e un luogo di scambio internazionale. Buontempo ha affermato che Capri deve continuare a essere un punto di incontro, un laboratorio di idee dove scrittori, critici e pubblico possano confrontarsi su temi universali, trasformando la letteratura in un ponte tra diverse storie e culture.

L’edizione del 2025 segna anche un rafforzamento della visione del Premio come simbolo di libertà e dialogo. Gabriella Buontempo ha rivelato che si stanno svolgendo discussioni con Michele Pontecorvo Ricciardi, presidente del Fai Campania, riguardo a come Capri e altri luoghi italiani possano amplificare questo ruolo. Il Premio Malaparte non è solo un riconoscimento letterario, ma anche un atto di testimonianza civile e culturale.

La Certosa di San Giacomo come cornice

La Certosa di San Giacomo, che ospita gli eventi del Malaparte, è stata descritta come una cornice simbolica fondamentale per il premio. Buontempo ha concluso affermando che la scelta di questo luogo non è solo una questione di tradizione, ma rappresenta un legame profondo tra storia, paesaggio e letteratura. La Certosa diventa un simbolo concreto di come un patrimonio culturale possa dialogare con le voci contemporanee, proiettandole nel panorama internazionale.

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